Compie trent'anni una delle Alfa Romeo più affascinanti di sempre, l'ammiraglia 164. Sono molti gli estimatori di questo fortunato modello, prodotto a partire dal 1987 in oltre 250.000 esemplari nello stabilimento di Arese. Una vettura che ai tempi venne progettata partendo da un pianale FIAT, il Tipo4, dal quale derivarono altre berline di grande successo, come la Fiat Croma, la Lancia Thema e la Saab 9000.
Lo sviluppo del progetto delle altre tre ammiraglie fu assegnato a Giorgetto Giugiaro, che riuscì a distinguere la Croma per la praticità (aveva un comodo portellone posteriore), la Thema per l'eleganza classica e la Saab 9000 per la cura dell'aerodinamica. Il design dell'Alfa 164 venne affidato, invece, ad Enrico Fumia, che tirò fuori il modello meglio caratterizzato tra i quattro. In una recente intervista, Fumia ha chiarito quali siano stati i capisaldi del suo lavoro di design e perché oggi lo reputa un valido punto di partenza per le future Alfa Romeo.
Il design dell'Alfa Romeo 164 guardava al futuro
Intervistato da Ruoteclassiche, il designer italiano si è detto soddisfatto del salto di qualità che Alfa Romeo fece in quegli anni con la 164. Tra gli stilemi più interessanti della berlina, Fumia ha ammesso di essere stato più libero, rispetto a Giugiaro, nel disegnare le porte e il parabrezza. Queste componenti, identiche nelle tre vetture cugine, potevano invece cambiare nella 164. Fumia ha poi ricordato che si era in pieni Anni Ottanta, e lo stile retrò era assolutamente osteggiato in favore di concetti avanguardisti di design. Ecco perché nel frontale della 164 il classico trilobo Alfa Romeo è appena accennato, ottenuto grazie al classico cuore sportivo e a due feritoie orizzontali.
Questo per la piegatura verticale del cofano motore, difficile da recepire e realizzare a quel tempo. Anche lo sguscio laterale, la lunga scalfitura che anima la fiancata della 164, venne ripresa da un modello storico, seppur sapientemente attualizzata. Questa "unghiata" che da aggressività e slancio ingloba anche i gruppi ottici posteriori, davvero innovativi per l'epoca: pochi fornitori al mondo si erano misurati con un unico, lungo gruppo ottico di un solo e uniforme colore. In queste scelte stilistiche, secondo Fumia, si vedeva "una Alfa Romeo che voleva fare qualcosa di diverso".
In attesa di una nuova grande Alfa Romeo
La 164 ispirerà numerosi altri modelli del Biscione, imponendo un vero e proprio family feeling. Sarà sostituita nel 1998 dalla 166, che con il suo design low style pensato dal Centro Stile Alfa Romeo non replicherà il successo della 164, fermandosi a 101.000 unità prodotte.
Oggi però si parla insistentemente di una probabile nuova ammiraglia in arrivo nel 2018, che potrebbe chiamarsi Alfetta oppure "Milano". L'auspicio di un designer che ha fatto la storia del marchio come Fumia è quello di "innovare prima di rinnovare, dare una svolta, un'immagine fresca e nuova pur legata alla tradizione. Vorrei che oggi altri si attaccassero al messaggio, non agli stilemi, che ha saputo trasmettere la 164".