Frontale più aggressivo, zona posteriore più dinamica, luci a led e tanto, ma tanto stile Alfa Romeo. Ecco il nuovo design disegnato da Marco Renna, per il rendering non ufficiale dell'Alfa Romeo Alfetta. L'ammiraglia sarà infatti costruita come la Giulia, tutto partendo dalla piattaforma della Giorgio. L'Alfetta è stata prodotta dalla casa tra il 1972 e il 1984 in oltre 475 mila unità, molte delle quali donate alla Polizia e ai Carabinieri.
Il nuovo Design non ufficiale dell'Alfa Romeo Alfetta
Marco Renna, della Renna Design, è il creatore di questo design non ufficiale dell'Alfetta.
L'immagine grintosa di questa ammiraglia ci porta a notare alcuni dettagli fondamentali: il frontale grintoso stile Giulia, la forma allungata dei fari derivata dalla tecnologia Ferrari. Le prese d'aria ai lati, per maggiori affluenze aerodinamiche, ma soprattutto montate per la versione Quadrifoglio Verde. AI lati della vettura si notano le linee perfette e i cerchioni a Quadrifoglio. Dietro, molto influenzata dalla Maserati Ghibli, i fari allungati verso l'interno, sono uniti da una sbarra in alluminio su cui c'è la firma del marchio. I due scarichi sono disegnati nel paraurti e questo fa molto stile Giulia (anche se la versione a Quadrifoglio Verde della Giulia, monta addirittura 4 scarichi).
Il tetto si abbassa man mano come una coupé e finisce con dei gruppi ottici, e dei giochi armoniosi a led per la vista stupita degli spettatori.
Il motore che potrà montare l'Alfetta
La nuova Alfetta, si presume, monterà il 2.9 V6 Biturbo da 510 cavalli della Giulia Quadrifoglio Verde. Infatti questo motore ha debuttato la prima volta quando fu presentata la Giulia al mondo nel settembre 2015.
Motore prestante e capace di toccare apici incontrastati, infatti accelera da 0 a 100 km/h in appena 3.9 secondi e raggiunge la velocità massima di 307 km/h. L'auto debutterà, molto probabilmente dopo il 2019 o alla fine di questo decennio. Molto probabilmente, invece, i motori che venderanno di più saranno il 2.0 litri TBI a benzina, oltre al diesel da 2.2 litri che in questo momento è il motore più diffuso in Italia per quanto riguarda la Giulia.
La vettura andrà a competere con colossi come la Bmw Serie 5, la Mercedes Classe E e l'Audi A6. Tutte auto tedesche di ottime prestazioni e qualità, infatti Alfa Romeo, dovrà tirare fuori il meglio come ha fatto con la Giulia per poter competere con berline di questo calibro.