Diesel o benzina? Al giorno d'oggi ogni automobilista che si pone tale quesito, lo fa non tanto per determinare quale delle due tipologie di combustibile possa essere meno inquinante, bensì per scegliere l'alternativa che consenta di fare un pieno al minor prezzo. Elevatissimo resta però il prezzo che paga l'ambiente ogni giorno, ed indirettamente anche noi esseri umani, che in questo ambiente ferito e malato ci viviamo, sempre peggio, per nostra stessa colpa.
Il fatto
Recentemente è giunta notizia che la grande e super affollata Cina, avrebbe annunciato di voler vietare l'utilizzo di autovetture che sfruttino combustibili fossili, in particolare benzina e diesel.
Non è ben chiaro come questo piano, di messa al bando dei motori ritenuti troppo inquinanti, dovrebbe essere attuato, né è stata resa nota una tempistica certa. Ciò che invece è sicuro, è che la Cina è considerata il mercato automobilistico più grande del mondo, basti pensare che nel 2016 avrebbe prodotto e commercializzato più di un terzo dell'intero mercato mondiale dell'automobile, con circa 30 milioni di autovetture create.
La Cina non è l'unica nazione ad aver intrapreso questo difficile ma necessario cambio di direzione, Francia e Gran Bretagna avrebbero annunciato la messa al bando delle autovetture a benzina e diesel già entro il 2040. Xin Goubin, viceministro dell'industria cinese, avrebbe dichiarato che il piano procederà, anche se ciò potrebbe avere molte ripercussioni negative sul mercato automobilistico della Cina.
In questi giorni in cui imperniano alluvioni, uragani e tanti altri disastri naturali dovuti principalmente alla scellerata azione inquinante umana, che libera nell'atmosfera una quantità abnorme di veleni di ogni genere a scapito della sua stessa salute, questa notizia giunge facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo. Che sia un cambio dovuto alla voglia di salvare la natura da un disastro senza precedenti, o la necessità spinta dalla presa di coscienza che l'intera razza umana sia sull'orlo di un estinzione di massa causata dalla sua stessa mano, poco importa.
Ciò che ci auguriamo è un futuro più pulito, più sano e salutare, un futuro nel quale l'uomo possa vivere in simbiosi con il pianeta Terra, non come un parassita, un cancro che distrugge tutto ed esaurisce ogni risorsa. Prima di tutto però, per il bene delle nuove generazioni, dei bambini che ogni giorno pagano i nostri sbagli, ci si augura semplicemente che essi possano vivere "un futuro".