I festeggiamenti per le nozze del cantante neomelodico di origini siciliane Tony Colombo con Tina Rispoli, quest'ultima vedova di Gaetano Marino, boss del clan degli scissionisti ucciso in un agguato nel 2012, stanno facendo discutere e non poco i media nazionali. Al centro dell'attenzione non soltanto la sfilata trash in carrozza, ma anche le mancate autorizzazioni per il flash mob (o se si preferisce, il concertino) organizzato lunedì sera nella centralissima Piazza Plebiscito, a Napoli.

Il 'concertino' a piazza del Plebiscito

Flash mob o concerto in piazza?

Non è certo l'esatta denominazione a far la differenza in questo caso. In tremila si erano dati appuntamento lunedì sera a Piazza del Plebiscito, dove Tony Colombo ha cantato per quella che qualche giorno dopo sarebbe diventata sua moglie. Per l'occasione erano stati montati un palco (un box in polistirolo), delle luci ed alcuni altoparlanti, il tutto senza autorizzazione dal momento che alle autorità era stato comunicato soltanto un flash mob. Non ci sta l'assessore alla polizia municipale, Alessandra Clemente, che ha richiesto un report su quanto accaduto qualche giorno fa nella più celebre piazza partenopea.

La sfilata in carrozza e il trambusto al Maschio Angioino

Una prima multa di 32.000 euro era già pervenuta al neomelodico per le contravvenzioni legate alla sfilata in carrozza che avrebbe condotto la sposa da Secondigliano sino al Maschio Angioino e l'eccessivo baccano generatosi all'esterno dello storico sito medievale.

A paralizzare la città ci avevano pensato trampolieri, carrozze e giocolieri, mandati in giro per la città al fine di accompagnare la marcia della sposa più discussa del momento. Immediata la stangata dell'assessore Clemente: "Contesteremo ai responsabili ed all'organizzazione tutte le violazioni di legge e le sanzioni relative perché non passi il concetto che chiunque può fare il proprio comodo a Napoli infischiandosene delle regole, delle leggi e delle norme".

Intanto la Procura ha predisposto che vengano scandagliati permessi e controlli. Si cercano autorizzazioni, licenze, pagamenti di tutto quanto è servito agli organizzatori del matrimonio di Tony Colombo e Tina Rispoli.

Colombo rilancia: 'Saremo più forti delle polemiche'

In tanti si saranno chiesti in queste ore se gli sposi si siano in qualche modo pentiti per gli eccessivi festeggiamenti e i danni logistici arrecati alla città di Napoli soprattutto nella giornata di giovedì.

Risposta negativa, anzi. Colombo ha fatto sapere che tra un mese rifaranno tutto, poiché i due convoleranno a nozze anche in chiesa. Insomma, nessun pentimento dal "fronte Colombo" che, alle accuse di oltraggio dell'immagine di Napoli ha risposto così:"Tutti sapevano, tra un mese ripeteremo in chiesa. Proveremo a esser più forti delle polemiche" ed ha inoltre aggiunto "Tina ha scoperto di avere un ritardo, speriamo la famiglia sia destinata a crescere".