Gli agenti del reparto della polizia penitenziaria si sono accorti della fuga solo a giochi già fatti, alcune ore dopo l'evasione. La scoperta è avvenuta al momento della conta dei giovani detenuti ospitati all'interno della struttura circondariale minorile del carcere di Nisida (isolotto del golfo di Napoli): all'appello mancavano due ragazzi. L'allarme è scattato solo nella mattinata di lunedì.
Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, da quanto apprendiamo dalle prime frammentarie notizie, sembrerebbe che i due fuggiaschi si siano allontanati dal penitenziario calandosi all'esterno della struttura mediante l'ausilio di una scala. I due giovani, dunque, non si sarebbero dati alla fuga attraverso le cosiddette 'aree comuni'.
L'inchiesta della Procura
Dal sindacato unitario della polizia penitenziaria sottolineano come il carcere di Nisida sia un vero e proprio cantiere all'aperto a causa dei lavori manutentivi in atto all'edificio circondariale. Per il momento sulla vicenda vige assoluta riservatezza.
Sull'episodio la Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli, in sede ordinaria e minorile, ha aperto un fascicolo d'inchiesta. Gli agenti penitenziari di turno al momento dell'evasione sono stati interrogati per diverse ore dai magistrati. Secondo il quotidiano 'Il mattino', dalle indagini degli inquirenti non sarebbero emerse negligenze o mancanze nell'organizzazione del sistema di sorveglianza. Intanto le forze dell'ordine, Arma dei carabinieri e Polizia di Stato sono alla ricerca dei due giovani evasi. Gemma Tuccillo, responsabile generale del dipartimento ministeriale di giustizia minorile, ha inviato a Nisida gli ispettori da Roma per fare chiarezza sulla vicenda e appurare eventuali responsabilità del personale di sorveglianza.
I numeri del carcere di Nisida
A riportare la notizia a giornalisti ed organi di stampa è stato il S.A.P.PE. (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria) di Napoli. I detenuti si sarebbero dati alla fuga sfruttando il buio delle ore notturne. L'avvenimento, unitamente alla denuncia del S.A.P.PE., riaccende il problematico tema della sicurezza nelle carceri, facendo emergere dubbi e perplessità sull'efficacia del sistema di vigilanza dinamica che, finora, ho dimostrato notevoli lacune e criticità. Attualmente nella casa circondariale di Nisida non esistono problemi di sottorganico del personale di polizia penitenziaria: nella struttura sono ospitati 47 detenuti (di questi, otto sono donne), mentre la capienza massima del penitenziario ammonta a 73 carcerati. Il personale in servizio, suddiviso in turni, conta 73 agenti penitenziari.