Il noto cantante italiano Marco Carta, cagliaritano classe 1985, già vincitore nel 2008 del programma televisivo talent show 'Amici' di Maria De Filippi, nella serata di venerdì 31 maggio 2019, è stato protagonista di una vicenda assurda quanto stravagante. L'artista è stato tratto in arresto dalle forze dell'ordine a Milano, mentre era in compagnia di una donna di 53 anni. Secondo i militari dell'arma dei carabinieri si sarebbe reso colpevole del reato di furto aggravato. Ma quando Carta si è presentato davanti al giudice per sottoporsi al processo con rito per direttissima, il magistrato non ha convalidato l'arresto, ritenendo il cantante completamente estranei ai fatti che lo vedevano imputato.

Il racconto dei fatti

Gli agenti di pubblica sicurezza avrebbero scoperto Marco Carta mentre usciva dalla 'Rinascente' di Piazza Duomo a Milano portando con sé ben sei magliette (per un valore totale di 1.200 euro), alle quali era stato rimosso il sistema di anti-taccheggio. Carta è stato immediatamente fermato dagli agenti della Polizia Locale milanese. Dal processo per direttissima, però, è emersa tutt'altra verità. I fatti narrati sarebbero attribuibili ad un'altra persona. Solamente un enorme equivoco, dunque, che è costato a Carta un brutto quarto d'ora e una notte a casa in regime di arresti domiciliari.

La posizione di Marco

Simone Giordano, legale difensore del cantante, ha spiegato come in sede processuale sia stata chiarita la posizione di Marco Carta, ritenuto totalmente estraneo alla vicenda: 'Il giudice ha revocato la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari perché il furto non è stato commesso dal mio assistito.

Marco è una bravissima persona' - ha dichiarato l'avvocato. La decisione della Corte è stata avvalorata dal fatto che il giravite per staccare le piastrine anti-taccheggio, assieme alle 6 t-shirt trafugate, sono stati rinvenuti nella borsa della donna 53enne che era in compagnia di Marco. Attualmente, il cantante risulta ancora ufficialmente indagato, ma a piede libero.

La polizia sta visionando le immagini dei filmati del sistema di video sorveglianza a circuito chiuso presenti all'interno dell'esercizio commerciale milanese.

Marco Carta: 'Sono onesto, non rubo'

'Non sono stato io a commettere il furto. È andato tutto bene, per fortuna: sono ancora un poco scosso da questa vicenda, ma sono riuscito a dimostrare la mia assoluta estraneità ai fatti' - ha dichiarato Marco, commentando questa bizzarra storia insieme ai cronisti che lo attendevano in tribunale a Milano.

'Ho sempre avuto fiducia nell'autorità giudiziaria. Un antico adagio recita "male non fare, paura non avere" . Sono una persona onesta e non ho mai rubato in vita mia' - ha affermato Carta, con la speranza che i media diano alla notizia della sua innocenza la stessa rilevanza data all'arresto.