Gli Usa sembrano tirare un po’ di respiro dalla situazione critica delle scorse settimane per quanto riguarda il settore dei mutui casa. Lo rivela un sondaggio della Mortgage Bankers’ Association (MBA), l’associazione nazionale che rappresenta il settore assicurativo degli immobili, e pubblicato ieri sul sito finanziario Bloomberg. Il sondaggio, svolto nell’ultima settimana di luglio 2010, rivela che le domande di mutuo a fine luglio sono aumentate con un indice di richieste di mutui ipotecari dell’1,3% rispetto alla scorsa settimana in cui erano calate del 4,4%.

Anche il sotto-indice relativo alle domande di rifinanziamento ha registrato un rialzo dell’1,3% e quello relativo agli acquisti di un nuove polizze ha segnato un miglioramento dell’1,5%. Il tasso sui mutui quindicennali si attesta al 4,03%, in leggero calo rispetto al 4,12% della settimana precedente, mentre quello annuale è passato dal 7,10% al 7,15%. I tassi sui mutui triennali invece scendono al 4,60% rispetto al precedente 4,69%. Le spese per l’acquisto della casa restano tuttavia piuttosto basse, segno che gli americani sono riluttanti a comprare con un tasso di mutuo ancora così elevato e con un indice di disoccupazione vicino al 10%.

La crescita del lavoro deve accompagnarsi a dei costi per il mutuo più bassi perché si traduca in un reale recupero nell’acquisto degli immobili.

“Con una disoccupazione così alta, anche le rate più basse non hanno un effetto visibile sulle vendite” aveva dichiarato Michael Bratus, economista del sito Economy.com di proprietà della Moody, prima che il report fosse diffuso. “Molti americani non posso rifinanziare il settore perché non hanno abbastanza soldi”. La vendita delle case si è indebolita.

Quella degli immobili già esistenti è scesa del 5,1% in giugno, secondo l’Associazione Nazionale degli agenti immobiliari. Maggio e a giugno del 2010 sono stati i mesi più bassi per quanto riguarda gli indici di vendita delle nuove case, secondo il Dipartimento di Commercio, una situazione simile a quella del 1963.

Dalla D.

R. Horton Inc., la seconda società di costruzioni per ordine di importanza sulla base del reddito, ieri hanno fatto sapere che gli ordini per le nuove case sotto contratto sono caduti del 3% in tre mesi alla fine di giugno rispetto allo stesso periodo di un anno fa. “Le condizioni del mercato nel settore delle costruzioni sono diventate molto difficoltose” ha commentato Donald R. Horton, il presidente della società, “la nostra rete di ordini è diminuita in maniera significativa a maggio ed è migliorata in maniera piuttosto modesta a giugno e a luglio”. In attesa di vedere come si comporteranno i tassi dei mutui nelle settimane a venire, è possibile confrontare i costi delle assicurazioni casa affidandosi al sistema di confronto del sito Supermoney. Il servizio permette di comparare le polizze casa di diverse compagnie cercando la più conveniente e la più adatta alle proprie esigenze.