È molto facile nel Paese Italia indurre a guardare il dito invece della luna così come non sembrerebbe difficile far credere che persino gli asini volino. Sembra che il problema del "Porcellum" - la immonda legge elettorale votata da tutti i Partiti, perché avevano intravisto la possibilità di sedersi a vita sugli scranni del Parlamento, lautamente ricompensati e privilegiati - abbia il suo punto debole nelle preferenze, tanto che non è difficile far credere ai più che, quello, sia il vero problema della privatistica Legge Elettorale.
Già mi meraviglia, e non mi fa dormire sonni tranquilli, pensare che la stessa Corte Costituzionale che tempo fa l'abbia relativamente bocciata, non lo abbia fatto a suo tempo, quando l'allora presidente Ciampi gliela consegnò firmata e sottoscritta.
Dov'era allora quella Corte Costituzionale che non si accorse degli obbrobri che oggi ha rilevato?
Se anche l'organo preposto a tutela della Costituzione è cieca, c'è da preoccuparsi e tanto sulla legittimità della sua esistenza e dei tanti compensi e privilegi che ad essa vengono elargiti contrari ad ogni logica di giustizia sociale. Ma questa è l'Italia di oggi che proviene da quella di ieri uguale nelle fondamenta e migliorata nell'arroccamento delle leggi di casta.
Dare al cittadino la libertà di potersi eleggere i suoi candidati, attraverso le preferenze, sarebbe l'inganno più subdolo che potrebbe essere messo in atto, per far credere che siamo in Democrazia. I candidati li sceglie la Segreteria e nella lista elettorale ci vanno sempre prima i capi e poi il riempitivo che, quasi mai se non mai, vengono eletti.
Era e rimarrebbe ugualmente una lista bloccata. Chi volesse la libertà di scelta dovrebbe crearsi Liste Civiche. Il vero problema è stato nel sistema elettivo del Senato che non ha dato la stessa maggioranza della Camera. Ma, al di là di tutto, il Senato andrebbe abolito. Non serve!
Per avere una legge la più giusta possibile, volendo sempre rimanere in questo stato di cose, dovremmo fare in modo che la stessa corrispondesse ad alcune semplici domande: io eleggo rappresentanti del mio territorio; nel mio territorio non voglio candidati che non siano di vita territoriale; chi prende più voti amministra.
Una tale semplicità sarebbe possibile solamente se la maggioranza assoluta fosse ottenuta da forze completamente nuove. Con quelle esistenti una Legge Elettorale costituzionale non ci sarà mai. Alla faccia pure di tutte le, eventuali, preferenze concesseci.