Il primo errore macroscopico che commettono i politici a qualunque livello, i mass media e via dicendo, è quello di considerare la moschea come un luogo preghiera. E' anche un luogo di preghiera per una frazione del tempo trascorsovi ma soprattutto è un posto che assolve ad una precisa funzione islamica ed è perciò all'Islam che bisogna rivolgersi per capire cosa essa sia.
Il secondo errore è quello di considerare la moschea alla stregua di una "chiesa islamica".
La moschea non è un luogo di culto e non è giustificabile appellarsi alla libertà religiosa invocandola per poter edificare moschee ovunque. Ma imam e teologi islamici volutamente equivocano e forti dell'ignoranza generale, accusano di discriminazione religiosa quelle amministrazioni che si oppongono all'edificazione di moschee sul loro territorio.
Significato
I termini per indicare la moschea sono due, masgid e giami. Il primo ricorda la prostrazione verso Allah, il secondo termine richiama il concetto di riunione ed è quello normalmente usato nei Paesi musulmani. La moschea è il luogo deputato alla riunione della comunità islamica sotto la direzione del suo imam. Venerdì è il giorno della riunione e della preghiera che inizia verso le 12, ma non è giorno di riposo come Domenica per i cristiani o Shabbat per gli ebrei.
La comunità si raduna innanzitutto per esaminare tutto ciò che le concerne dal punto di vista sociale, culturale, politico, comportamentale. Dopo la preghiera pubblica, l'imam pronuncia il suo discorso, khutbah, che non è una predica bensì una discussione di approfondimento dei problemi del giorno secondo gli argomenti già elencati.
Jihad
La quasi totalità delle rivoluzioni islamiche sono state annunciate ed organizzate nelle moschee. Sovente sono trasformate in depositi di armi proprie ed improprie. Il Jihad è sempre proclamato in moschea che è anche il luogo deputato alla raccolta dei fondi destinati al terrorismo islamico. Il trasferimento del denaro avviene senza alcun spostamento materiale delle somme.
Fondi e donazioni
Le moschee sono finanziate con i denari dei Paesi islamici, in particolare Arabia Saudita e Marocco. A Roma è stata costruita la moschea più grande d'Europa con una capienza di 12 mila persone, il terreno fu donato dal presidente Pertini. A tal proposito, sindaci e privati debbono rammentare che i terreni sui quali si costruisce la moschea non saranno più restituiti essendo considerati terra sacra per l'Islam. Accanto alla moschea, pur non facendone parte, i musulmani pretendono anche la costruzione del minareto che deve essere più alto di ogni altra costruzione vicina; oggi il minareto ha soprattutto una funzione politica di manifestazione della superiorità dell'Islam. In molti Paesi musulmani, tra cui l'Egitto, le forze di sicurezza circondano le moschee nella giornata di Venerdì: infatti quasi tutte le rivoluzioni sono state decise nelle moschee dopo la preghiera.
La Tunisia ne ha chiuse 80, l'Europa e l'Italia ne lasciano edificare in abbondanza. In molti Paesi islamici il discorso del Venerdì deve essere presentato in via preventiva all'autorità di polizia per l'approvazione. In Italia ogni imam può dire in arabo ciò che vuole, il che, obiettivamente, non ha senso.