Secondo quanto riportato dal Telegraph di Londra lo scorso 18 Luglio, i dirigenti della Chiesa anglicana hanno accusato il primo ministro David Cameron di "voltare le spalle" ai cristiani in fuga dallo Stato islamico che ha raggiunto Siria ed Iraq.
Nonostante essi tentino di sfuggire al genocidio della popolazione non musulmana, ampiamente documentato negli ultimi mesi dalle cronache di tutti i giorni, il governo britannico non ritiene opportuno offrire loro un rifugio sicuro.
Cameron: no ai rifugiati cristiani da Siria e Iraq
Contro questa decisione, che pare assurda, ha preso posizione anche lord Carey, già arcivescovo di Canterbury, il quale ha steso una petizione con raccolta di firme per costringere Cameron a rivedere la sua posizione e ad accogliere i rifugiati cristiani richiedenti asilo.
La scorsa settimana, 42 famiglie cristiane sono state portate prima a Damasco e poi a Beirut da dove sono decollate alla volta di Varsavia che ha concesso loro asilo.
Tutta l'operazione è stata coordinata ed eseguita dal Fondo Barnabas, ente di beneficienza che tutela i cristiani perseguitati e dal Fondo ebraico Weidenfeld Safe Haven Fund.
Le due organizzazioni evacueranno numerose altre famiglie cristiane verso la Repubblica Ceca ed il Brasile mentre sino ad ora la Gran Bretagna ha respinto le richieste di aiuto.
Come denunciato dai lettori del sunnominato quotidiano londinese, la medesima situazione viene registrata anche in Irlanda: musulmani accettati, cristiani respinti.
Evidentemente, il governo britannico teme una reazione dei musulmani già presenti sul territorio metropolitano e non integrati.
E basterà, in merito, ricordare gli attentati terroristici, possibili anche in Italia (Terrorismo, 2 arresti a Brescia. Gli investigatori: Volevano colpire base militare di Ghedi), che colpirono Londra e la decapitazione del soldato britannico avvenuta per strada dinnanzi alla sua caserma.
L'Europa senza radici si arrende agli ayatollah
Anche la posizione dell'Europa, rappresentata dal suo ministro degli esteri Federica Mogherini, nella fotografia pubblicata dall'Unione Europea accanto al ministro degli esteri iraniano, preposta anche alla sicurezza dell'UE, è quanto meno ambigua. Lo scorso 14 Luglio, in qualità di rappresentante a Vienna dell'Europa, ha firmato un trattato con l'Iran sciita degli ayatollah che di fatto dà loro carta bianca per costruire le bombe atomiche.
Nel trattato non si censura la posizione iraniana che auspica e minaccia la distruzione degli USA e di Israele, due Stati appartenenti all'ONU. Per inciso, l'Iran possiede missili balistici in grado di montare testate atomiche. La Corea del Nord ha un missile balistico intercontinentale, il mondo col fiato sospeso