A poche settimane dal via della stagione 2025, fissato per il 21 gennaio con il Tour Down Under, le squadre del ciclismo professionistico hanno ormai concluso la prima fase dei ritiri di preparazione. I corridori hanno messo nelle gambe una buona mole di lavoro, pedalando con il clima tiepido delle coste spagnole, ed hanno preso confidenza con i materiali e tutte le novità che avranno a disposizione nella prossima stagione. Parlando alla tv belga Sporza, Matej Mohoric ha raccontato di essersi allenato in modo molto diverso rispetto agli anni scorsi.
Il campione sloveno è seguito da un nuovo preparatore, Loïc Segaert, che ha apportato diversi cambiamenti nel suo programma. "Mi fa fare continuamente sprint di 25 secondi" ha dichiarato Mohoric.
'Per la prima volta ho dolori alle gambe a dicembre'
Durante il ritiro spagnolo del Team Bahrain Victorius, Matej Mohoric ha saggiato con mano l'impegnativo programma di allenamento del suo nuovo preparatore Loïc Segaert. "Gli allenamenti del mio nuovo allenatore belga sono incredibilmente duri. Per la prima volta ho avuto dolori alle gambe a dicembre", ha raccontato il campione sloveno a Sporza.
Mohoric ha spiegato che Segaert gli chiede un impegno molto intenso fin da questa prima fase della preparazione.
"Devo continuamente fare sprint di 25 secondi. Questo è molto più difficile dell'allenamento di resistenza di cinque ore a cui sono abituato. Perché devo fare questi interval training? Dovreste chiedere al mio allenatore", ha risposto il corridore del Team Bahrain.
Interpellato da Sporza, Segaert ha spiegato di aver studiato queste novità per far arrivare Mohoric più pronto alle classiche del nord.
"Lo scopo di questi allenamenti è quello di migliorare il VO2 max di Matej e anche la sua capacità anaerobica. Quest'ultima non è certamente il suo punto di forza, ma è molto importante nelle classiche" ha dichiarato Segaert, che ha già costruito nella sua mente il film ideale del Fiandre e della Roubaix, due degli obiettivi principali di Mohoric per il 2025.
"Ci sono pochi corridori che possono rispondere agli attacchi di Pogacar o Van der Poel su muri come l'Oude Kwaremont. Matej non sarà il primo a saltare sulla loro ruota, ma rimanendo tra gli inseguitori avrà ancora la possibilità di tornare in gioco in testa alla corsa", ha spiegato il preparatore del Team Bahrain.
Mohoric: 'Per la sicurezza è sempre meglio una pressione alta'
Mohoric ha confermato di avere grandi ambizioni per la stagione delle classiche di primavera. "Fiandre e Roubaix sono i due appuntamenti più importanti dell'anno per me" ha dichiarato il campione sloveno. "Al Fiandre non sono mai arrivato tra i primi dieci, mi è sempre successo qualcosa. Lo scorso anno sono caduto", ha raccontato Mohoric.
Il corridore del Team Bahrain ha parlato anche di un particolare tecnico curioso che è stato avvistato sulla bici di Wout van Aert durante la ricognizione del percorso della Roubaix. Il belga ha montato un sistema che permette di aumentare e diminuire la pressione delle gomme durante la corsa. Questo potrebbe rivelarsi molto interessante su un percorso come quello della Roubaix che alterna due fondi stradali completamente diversi, asfalto e pavè. Secondo Mohoric, però, questo sistema non sarebbe molto utile.
"Non ne vedo la necessità. Se affronti il pavè con una pressione più bassa e prendi una buca puoi danneggiare la ruota. Non so perché dovresti abbassare la pressione delle gomme sul pavé. Per la tua sicurezza, una pressione alta delle gomme è sempre meglio, quindi non sto prendendo in considerazione l'utilizzo di quel sistema", ha dichiarato Mohoric.