Le voci fuori dal coro degli ultimi mesi, le stonature sparse qua e là dai vari "liberi pensatori" del Movimento 5 stelle, quelli per intendersi che non sempre si allineano alla linea del capo, hanno sortito il loro effetto: Grillo alza la voce è rimette tutti in riga. Almeno é quello che avrebbe voluto.

Le reazioni della rete alle parole di Grillo

A passeggiare in giro per la rete non tutti sembrano averla presa bene.

E non è difficile capire il perché. Per un movimento che ha fatto della voce dal basso la sua ragion d'essere; che ha fatto dell'uno vale uno il principio su cui costruire un'intera parabola politica, diventa difficile prendere atto che non è esattamente così. È abbastanza chiaro, a leggere almeno certi commenti in rete, come diventi sempre più difficile seguire le giravolte comunicative che arrivano dal comico di Genova. Anche per quei militanti che fin dalla prima ora hanno fatto la storia del movimento. Non serve scomodare l'esempio del sindaco di Parma per trovare storie di "incomprensioni" sfociate in espulsioni o sospensioni a tempo indeterminato.

I parlamentari 'silenziati' da Grillo

Ciò che appare è che a poco o nulla servano le rassicurazioni di Grillo quando avverte che le regole valgono per tutti. Quando pone al vertice gli iscritti ridimensionando il ruolo dei Parlamentari. L'impressione è che le sue parole servano più che a placare gli animi, a stroncare le ambizioni di coloro che in questi mesi hanno spesso assunto una linea critica verso l'unanimismo ben sintetizzato dalle due punte Di Maio e Di Battista. Il richiamo alle dichiarazioni e alle presenze televisive sembra riportare i pentastellati ai tempi dei loro esordi, quando era vietato comparire in tv senza preventiva autorizzazione. Decisamente un piccolo paradosso per un movimento che potrebbe presto essere chiamato a governare l'Italia.

Grillo inaugura una stagione nuova

D'altro canto è evidente come il M5S si appresti ad affrontare una nuova stagione in vista di passaggi cruciali, quando sarà necessario fare affidamento su un movimento che avrà bisogno di essere unito e nel quale diventerebbe difficile dover gestire la presenza di correnti interne. Difficile non leggere in quell'esplicito riferimento ai parlamentari del post di Grillo, i nomi di esponenti del calibro di Roberto Fico o Nicola Morra - parlamentari e non semplici iscritti - che nell'ultimo periodo hanno spesso espresso una linea eterodossa. Sarà d'interesse indubbiamente vedere cosa accadrà nelle prossime ore: se la reazione della rete dovesse diventare critica o se invece - ricordiamo la vicenda della sfortunata rottura con l'Alde - prevarranno le ragioni di real politik.