Nella giornata di domenica 3 gennaio l'Assessore regionale alla Sanità lombarda Gallera si è ritrovato improvvisamente nel mirino del principale partito della maggioranza che sostiene la Giunta di Attilio Fontana. Gallera infatti, nel corso della stessa giornata, aveva giustificato i numeri bassi della campagna vaccinale in Lombardia, attribuendone la causa all'impossibilità di richiamare in servizio il personale medico attualmente ancora in ferie.
"Le dichiarazioni dell'Assessore Gallera - recita la nota proveniente da ambienti della Lega Nord - non sono state condivise e non rappresentano il Governo della Lombardia".
Gallera: 'Non faccio rientrare i medici dalle ferie per i vaccini'
Per comprendere la posizione espressa dalla Lega bisogna però fare un passo indietro. L'origine delle tensioni infatti, risale, con ogni evidenza, a un'intervista rilasciata da Giulio Gallera nella giornata di domenica 3 gennaio. Nel corso del colloquio, l'Assessore regionale lombardo alla sanità - in quota a Forza Italia - ha dichiarato che non avrebbe richiamato in servizio il personale medico che attualmente è in ferie. Frase questa, che ha scatenato la reazione non solo delle opposizioni, ma, alla luce della nota leghista, anche degli alleati.
Gallera, sempre nel corso dell'intervista, ha specificato che i ritardi nella campagna vaccinale registrati in Lombardia, non sarebbero tali, ma sarebbero solo il risultato di una precisa programmazione che ha tenuto conto delle previste giornate festive.
"Abbiamo preparato un'agenda - ha precisato l'assessore lombardo - il 31 era l'ultimo giorno e poi ci sarebbero stati 3 giorni di festa. Abbiamo medici e infermieri con 50 giorni di ferie arretrate - ha precisato Gallera - non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa".
Gallera potrebbe essere scaricato da Fontana?
A questo punto la domanda che in molti si fanno è se, alla luce dell'attacco leghista, la poltrona di Assessore alla sanità lombarda sia in bilico, tenuto conto delle continue polemiche che in questi mesi si sono addensate attorno al suo operato. Al momento non si registrano dichiarazioni ufficiali da Regione Lombardia, né dall'entourage del Presidente Fontana.
Il peso della nota leghista andrà quindi misurato nelle prossime ore.
A dare però corpo a quanto espresso dai mal di pancia leghisti, ci ha pensato nella serata del 3 gennaio il capogruppo del Partito di Salvini in Consiglio regionale Roberto Anelli, che ha attaccato: "Non sta né in cielo né in terra la scusante dei medici in ferie"
Di certo non si tratta della prima polemica in cui si trova al centro Gallera. Ma è indubbiamente la prima che viene scatenata da alleati della coalizione come la Lega che è, fra l'altro, il Partito a cui appartiene il Presidente della Giunta Attilio Fontana.
Per Gallera c'è il problema dei vaccini
Al di là delle polemiche politiche delle ultime ore, resta sul tavolo il nodo dei ritardi sulla campagna vaccinale.
Nelle classifiche pubblicate in questi giorni, la Regione Lombardia compare infatti nel fondo della graduatoria in termini di dosi somministrate.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente dell'ordine dei medici lombardi, Gianluigi Spata, il problema non sarebbe legato alle ferie. Contrariamente a quanto affermato da Gallera infatti, ci sarebbe un problema di reclutamento di medici e infermieri che al momento sarebbero sotto dimensionati rispetto alle necessità imposte anche dalla campagna vaccinale anti-covid.
Ma per capire se ci sarà un'inversione di tendenza nella campagna vaccinale, bisognerà attendere l'avvio delle operazioni di somministrazione che avverrà lunedì 4 gennaio. Secondo l'Assessore Gallera si partirà con "6 mila vaccinazioni al giorno".
Il che significa, prima di poter trarre le somme, che si attenderà ancora qualche settimana. Solo allora infatti, sarà possibile valutare con dati più precisi lo stato della campagna vaccinale anche in Lombardia.