Ogni testa è un piccolo mondo, si sa, ma certe volte può essere davvero molto piccolo. Così come è piccolo l’universo dei social, che sebbene sconfinato all’apparenza, porta ogni pensiero e ogni ragionamento, anche il più idiota, sulla bocca e sullo ‘schermo’ di tutti. Si potrebbe riassumere in questo modo la vicenda che ha provocato l’espulsione di un consigliere leghista del comune di Amelia, in provincia di Terni.

Il soggetto in questione si chiama Massimilano Galli, irriducibile della Lega, che oggi si vede espellere dal partito per un post pubblicato sulla propria pagina Facebook col quale esprimeva in modo volgare e sessista il suo dissenso dalla frase "Aprite i porti" pronunciata dalla nota cantante Emma Marrone durante un concerto.

Il post a commento della frase di Emma 'Aprite i porti' del consigliere leghista

Il post incriminato era indirizzato la nota cantante salentina Emma Marrone, che durante un concerto avrebbe urlato al pubblico la frase “Aprite i porti”. È uno slogan, questo, che spesso troviamo sulla bocca di molti personaggi del mondo dello spettacolo, tra i quali Emma che già in passato aveva dichiarato apertamente il proprio dissenso nei confronti delle attuali politiche del governo italiano nei confronti dell’immigrazione.

Ma questa volta il prode Massimiliano Galli, memore di un ‘celodurismo’ machista di antica memoria, ha pensato bene di rispondere allo slogan di Emma con la seguente frase: "Faresti bene ad aprire le tue cosce, facendoti pagare per esempio". Questa risposta volgare e sessista del consigliere comunale, ovviamente, non è passata inosservata e la Lega ha comunicato l’espulsione di Massimiliano Galli dal partito. In particolare Virginio Caparvi, deputato e segretario regionale della Lega, si è dissociato apertamente dal commento del suo collega di partito, dichiarando che da subito saranno avviate le procedure per l’espulsione di Galli. Caparvi ha aggiunto che non è ammissibile scadere in comportamenti così distanti dai valori della Lega.

Galli già in passato aveva pubblicato un post contro l’Islam

E non è la prima volta che Massimiliano Galli ci casca. Già nel luglio del 2017, quando era assessore, aveva pubblicato su Facebook - piattaforma che l’ormai ex-leghista usa con troppa disinvoltura - un commento contro l’Islam, relativamente alla guerra in Siria che vede fronteggiarsi Sciiti e Sunniti. “…si dovrebbero ammazzare tutti fino all’ultimo individuo siriano”, così concludeva il post di Galli. Altro pensiero illuminato che ovviamente anche quella volta aveva suscitato polemiche e reazioni di protesta, che avevano portato alle dimissioni dell’assessore dalla giunta guidata dal sindaco Laura Pernazza.