Uno dei giocatori che sembrava destinato a dire addio all'Inter in questa sessione di calciomercato era Christian Eriksen. Proprio l'amministratore delegato dei nerazzurri, Giuseppe Marotta, qualche settimana fa aveva confermato come il danese fosse fuori dal progetto tattico di Antonio Conte, ammettendo come sarebbero state ascoltate proposte per lui. Alla fine, però, offerte congrue in sede non sono arrivate e il giocatore è rimasto a Milano, e in questi ultimi giorni si è cominciato a prendere delle piccole rivincite, e un colloquio proprio con il proprio allenatore sarebbe stato decisivo per la svolta.

La rinascita di Eriksen

Quella di Christian Eriksen potrebbe essere la più classica delle parabole: dalla possibile cessione alla rinascita. L'Inter solo qualche anno fa ha vissuto la stessa situazione con Marcelo Brozovic, che a gennaio 2018 fu ad un passo dal Siviglia, tanto da essere fotografato con le valigie in hotel in attesa che la trattativa si definisse. Spalletti, però, bloccò tutto per il mancato arrivo di Pastore e da lì Epic Brozo è diventato intoccabile. Chissà che anche per il danese non possa essere successo lo stesso, a partire dalla settimana scorsa quando ha deciso la semifinale di coppa Italia contro il Milan con una punizione magistrale.

Il classe 1992 si è poi ripetuto con un'ottima prestazione offerta sabato nel match di campionato contro il Benevento vinto per 4-0 dai nerazzurri, in cui Eriksen ha propiziato un autogol e ha dettato legge in mezzo al campo. L'importanza principale l'avrebbe avuta proprio Antonio Conte, che con il giocatore avrebbe avuto un colloquio a inizio 2021. Il tecnico nerazzurro gli avrebbe comunicato il fatto di volerlo testare in un nuovo ruolo, davanti alla difesa, come alternativa proprio a Brozovic. Un esperimento, almeno per ora, sicuramente riuscito, guardando le prestazioni offerte.

Il tentativo di Tottenham e Leicester

Erano due le società che avrebbero chiesto informazioni per Christian Eriksen, entrambe di Premier League.

Uno era il Tottenham, che avrebbe voluto il centrocampista danese a distanza di un anno dal suo addio per sostituire Dele Alli, su cui c'è il forte pressing del Paris Saint Germain. L'altro è il Leicester, che avrebbe chiesto il calciatore in prestito ma l'Inter ha detto di no visto che l'avrebbe lasciato andare solo per monetizzare, in modo da avere un tesoretto da investire in entrata per poter trovare un sostituto all'altezza. Il danese ora è intoccabile e chissà che in questi mesi non possa essere rivalutato in un ruolo tutto nuovo che ha già scomodato paragoni illustri, su tutti quello con Andrea Pirlo.