Ogni giorno che passa le notizie sulla situazione della corruzione nel Belpaese diventano sempre piùsconvolgenti. Sentire che in 16 Regioni su 20 la questione stravolgimento fondi pubblici è del tutto presentese non addirittura usuale non può che indurci ad una severa riflessione. LaBasilicata non si sottrae a questo triste scenario e la vicenda giudiziariadenominata "Rimborsopoli" ha messo in mostra quanto di più squallido possibilein materia.

Le cifre che rimbalzano sulla cronaca non giungono a livelli dialtre Regioni, ma certamente non per questo possono essere sottaciute.Raccattare scontrini fiscali anche per strada e modificarne gli importi aproprio favore è quanto emerge dalle indagini in corso. Segno evidente di unmiserevole comportamento che crea sconcerto e persino compassione per certipersonaggi che cavalcano la scena politica.

Sarà compito della magistraturafare chiarezza su certe situazioni, nella speranza che anche nelle aule deltribunale lucano non si subiscano ingerenze di vario tipo e sudditanzemediatiche nei confronti di un certo potere politico che in terra lucanasgoverna oramai da diversi anni.

A onor del vero i lucani hanno avutol'opportunità di prendere coscienza delle sconcertanti situazioni legate allavicenda denominata appunto "Rimborsopoli", ma che, in tutta franchezza, non èapparsa provocare alcuna reazione da parte dei cittadini.

Diventa veramentedifficile comprendere se si tratta di rassegnazione o di assoluta indifferenzaverso questioni di una gravità estrema non solo sul versante politico, masoprattutto sul piano di una dovuta moralità. L'occasione per fornire una rispostaal quesito è giunta con il successivo rinnovo del consiglio regionale. Nientedi più eclatante! I lucani hanno ridato fiducia non solo alla medesima partepolitica del precedente consesso regionale, ma persino a protagonisti cherisultano a pieno titolo tra coloro che nella vicenda "Rimborsopoli" hannoavuto la loro sconcertante parte. I latini continuano a insegnarci qualcosa:errare humanum est, perseverare...