Partiamo immediatamente dalla fiducia al Governo Renzi che è arrivata al 57% e che nel mese di marzo è salita di 1 punto ad ogni rilevazione Datamedia settimanale. Da segnalare che il 26 febbraio essa aveva raggiunto solo il 48% dei consensi.

Entriamo adesso nel vivo dei Sondaggi politici elettorali con le intenzioni di voto ai singoli partiti, i dati del 19 marzo 2014 verranno confrontati con quelli della scorsa settimana e cercheremo anche di analizzarne il trend andando un po' più indietro.

Stesso discorso per le coalizioni presunte con riferimento alla legge elettorale Italicum e alle sue soglie, tenendo conto della sua approvazione alla Camera.

Sondaggi elettorali Datamedia - Il Tempo del 19 marzo 2014

Il PD cresce di oltre 1 punto e si attesta al 32,2%. Secondo partito è il M5S con il 22,8%, in guadagno dello 0.3. Calo netto di Forza Italia al 21,0%, perde 1 punto. Continua la corsa nel raggiungimento della soglia di sbarramento (4,5%) da parte del Nuovo Centrodestra e della Lega Nord.

In effetti NCD rimane stabile proprio al 4,5%, mentre la Lega anch'essa stabile è ancora al 4,0%.

Invariato il dato di Fratelli d'Italia al 2,8%, scende SeL al 2,8% perdendo lo 0.2. Flessione decisa di UdC all'1,5% (-0.3), Scelta Civica fermo all'1,1%. Altri Cdx stabili allo 0,9%, Altri Csx 1,2% (+0,2).

Uno sguardo ora al trend dei singoli partiti. Il Partito Democratico esattamente un mese fa era al minimo dell'anno con il 29,8%, più che la staffetta Letta-Renzi, in particolar modo è stata la dinamicità del nuovo Premier fra riforme e l'ultimo atto programmatico a creare fiducia.

L'accordo di Governo sulle riforme, aggiunto alla passività di Berlusconi, oggi obbligata dopo la conferma dell'interdizione, convince sempre meno gli elettori di Forza Italia che probabilmente non vedonoin Toti un'alternativa di rilancio, per tutto febbraio è stato stimato al 22,5%, trend negativo dunque.

Altalenante l'andamento del Movimento 5 Stelle secondo i sondaggi elettorali Datamedia, nelle ultime settimane è stato segnalato un trend leggermente positivo, cosa che si discosta dalla maggiorparte degli altri istituti che lo vedono in netto calo. Pensiamo che 2 mesi fa il M5S di Grillo era stimato al 19,3%.

NCD di Alfano è da tempo in trend negativo in modo costante ma con variazione decimali. La Lega al contrario ha assunto da qualche settimana un trend positivo, altrettanto lento. Crollo verticale di UdC, sale Fdi, altalenante invece Sel.

Intenzioni di voto, totale coalizioni. Berlusconi trascina giù il Centrodestra che perde 1.3 punti percentuale e scende al 34,7%. Il Centrosinistra sale dello 0.7 e raggiunge il 37,1%, sufficiente per vincere le Elezioni Politiche sescondo l'attuale Italicum, tenendo presente che è stato incluso il dato di SC, altrimenti sarebbe ancora ballottaggio.

Trend nettamente negativo per il CDX che a fine gennaio 2014 veniva indicato al 37,0%, positivo quello del CSX ma solo dal finale del Governo Letta, infatti 2 mesi fa il dato era simile ad oggi.