Le elezioni europee 2014 di questo 25 maggio hanno una grossa incognita: l'affluenza alle urne. Tutti gli analisti parlano di un afflusso molto più basso rispetto alle scorse elezioni europee, in cui però il tracollo sarà evitato grazie soprattutto a due fattori: il fatto che in Italia si vota anche per le elezioni amministrative in 4mila comuni e due regioni (Piemonte e Abruzzo) e il fatto che la marea crescente dei partiti euro-scettici potrebbe chiamare al voto, paradossalmente, chi altrimenti non sarebbe andato a votare.

E quindi, quale sarà l'affluenza alle elezioni europee 2014? Le ipotesi più accreditate parlano di una percentuale che dovrebbe stare attorno al 60%. Non si tratta quindi di una percentuale disastrosa, se si pensa che negli ultimi due anni alcune elezioni regionali hanno fatto registra un'affluenza inferiore al 50% e che nelle ultime elezioni politiche, che sono quelle che storicamente richiamano al voto la maggior percentuale di elettori, si è recato al voto il 75% alla Camera e il 70% al Senato.

Considerando che l'affluenza alle elezioni europee è storicamente più bassa di quella delle politiche, un risultato superiore al 60% potrebbe anche essere considerato positivamente; mentre al contrario se l'affluenza calasse al di sotto del 60% fino ad arrivare vicina al 50% ecco che un ulteriore segnale molto allarmante sarebbe recapito dagli elettori a Strasburgo e Bruxelles.

E com'è stata l'affluenza in Italia nelle precedenti elezioni europee? Nel 2009 fu del 66,5%; nel 2004 fu del 71%, mentre nel 1999 fu del 69%. Come si vede, nei confronti delle europee non c'è mai stato un grande entusiasmo.