E' di poco tempo fa la notizia che il M5S ha "finalmente" deciso di trattare con il PD di Matteo Renzi per le riforme che tanto si vogliono apportare al nostro Paese. Questa scelta, accolta con tanto entusiasmo dai commentatori, ha però diversi precedenti (e che precedenti) storici: cosa ha portato ai partiti "ribelli"? Benefici o cattivi risultati? Analizziamo due casi eclatanti: il Fronte dell'Uomo Qualunque e il Partito Comunista Italiano.

Il Fronte dell'Uomo Qualunque, movimento politico nato nel 1945 da Guglielmo Giannini, prende spunto dall'omonimo giornale satirico di grande successo che imperversava già dal '44. I "qualunquisti" erano aspramente critici verso la classe politica del tempo e la satira era il mezzo di critica da loro utilizzato maggiormente. Non volevano dei veri politici, bensì solo dei ragionieri che potessero amministrare per bene lo Stato per un piccolo lasso di tempo. Il movimento ebbe un successo eclatante: alle prime elezioni prende un milione e più voti, e diventa il quinto partito italiano. Nel 1947 il partito ha però atteggiamenti concilianti verso il governo: è la fine del Fronte dell'Uomo Qualunque.

I suoi militanti si dividono nelle aree del centro-destra.

Per il PCI, invece, il compromesso storico, voluto fortemente da Enrico Berlinguer, non ha avuto grande rilevanza nei risultati elettorali: dal 1978, anno in cui il compromesso storico prende vita, il Partito Comunista Italiano si mantiene sulla media del 30% per circa 5 anni: dopo la morte di Berlinguer, poi, il crollo dell'area sovietica fa sì che il Partito Comunista Italiano faccia la stessa fine. Comunque, è da ammettere che a causa della scomparsa di Aldo Moro, leader democristiano, il progetto di compromesso non è mai definitivamente andato in porto: anzi crollerà dopo poco.

E ora, il M5S si appresta a seguire la strada di questi due partiti. Quali saranno i risultati? Il popolo accetterà la voglia di fare di Beppe Grillo e dei suoi parlamentari o, anche questa volta, i cambiamenti non saranno visti di buon occhio? Commentate.