Le frenetiche consultazioni che Marine Le Pen ha tenuto in questi giorni per tentare di formare il suo gruppo euro-scettico (a cui doveva aderire anche Matteo Salvini della Lega Nord) non hanno portato i risultati tanto sperati. Così, Marine Le Pen e Matteo Salvini (ma anche altri 3 gruppi europei che dovevano aderire al progetto anti-euro del FN e della Lega) rimarranno tra i non-iscritti del Parlamento Europeo. Cosa vuol dire? Senz'altro gravi limitazioni. Innanzitutto i cinque partiti euroscettici saranno esclusi dalla proporzionalità dei seggi affidati nelle varie commissioni e avranno, anche in Parlamento, un tempo di parola limitatissimo.

Addirittura per presentare un emendamento da non-iscritto occorrono ben 40 controfirme. Insomma: non influiranno per niente nei lavori. Non dimentichiamo neanche che essi finiranno tra Alba Dorata ed altri gruppi anche (e soprattutto) di estrema destra. Quindi non può dirsi una scelta buona neppure dal punto di vista mediatico. Marine Le Pen ed i fedelissimi si dicono fiduciosi di poter completare i lavori entro la fine dell'anno, ma, secondo i regolamenti, le consultazioni iniziali influiscono per due anni e mezzo.

Senz'altro ora, a conti fatti, la mossa di Beppe Grillo e del Movimento si è rivelata la più azzeccata. Infatti il rivale di Marine Le Pen, Nigel Farage, è riuscito, al contrario della leader del Front National, a formare un gruppo fortemente euro-scettico al quale aderisce anche il Movimento 5 Stelle.

Ed ora, anche sul piano nazionale cambia qualcosa: il Movimento 5 Stelle potrà dire di contare qualcosa nel Parlamento Europeo, al contrario della Lega Nord che invece non concluderà probabilmente niente di influente. Questo porterà più voti al Movimento 5 Stelle da parte degli euroscettici italiani? Vedremo.