Sono arrivate. Le dimissioni che ormai si attendevano sono arrivate questa sera, un'ora dopo la partita con l'Uruguay. Il CT Prandelli e il Presidente Federale si sono infatti dimessi, a causa della sconfitta per 1-0 contro i giocatori uruguagi che ha deciso l'eliminazione degli Azzurri già alla fase a gironi. "Siamo stati aggrediti, sia io che il presidente Abete, come se fossimo un partito politico e ci hanno accusato di prendere, anzi di rubare, i soldi ai contribuenti. Io ho sempre pagato le tasse e non ho mai rubato i soldi a nessuno" ha tuonato l'ormai ex CT azzurro.

Si è poi lamentato nei confronti dell'arbitro, che a suo dire "ha rovinato la partita". Insomma, una caporetto a tutti gli effetti sia a livello federale sia a livello tecnico.

A questo punto bisogna nominare i successori, e pure in fretta (perchè il prossimo appuntamento, quello per la qualificazione agli europei 2016, sarà già il 9 settembre contro la Norvegia). Tanti i nomi che circolano per la panchina azzurra: le opzioni più accreditate sono quelle di Spalletti (tecnico liberatosi dallo Zenit), Mancini (allenatore di grande spessore internazionale) e Allegri (esonerato durante la passata stagione dall'AC Milan). Non sono però da escludere le opzioni che porterebbero a Montella, che dovrebbe però liberarsi dalla Fiorentina, o a Capello, che potrebbe lasciare la panchina russa già subito dopo il Mondiale (un suo fallimento è probabile).

Più distante invece la pista Ancelotti, che nonostante sia il sogno di mezza Italia, dovrebbe liberarsi dal Real Madrid dopo aver vinto la "decima" (il decimo titolo della Champions League per il Real, il terzo titolo personale), e questo sembra improbabile perchè probabilmente non lo lasceranno andare.

Per il nome di Presidente Federale si fa sempre più insistente (e ad ora unica proposta credibile) la pista che porterebbe a Demetrio Albertini, ex giocatore della Lazio già in orbita nel mondo calcistico. Si attendono sviluppi nei prossimi giorni.