296 sì, 169 no e 8 astenuti. La Camera approva la risoluzione di maggioranza che approva le comunicazioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi sul semestre italiano di presidenza dell'Ue in vista del Consiglio europeo del 26 e 27 giugno.

"Viola il trattato chi parla solo di stabilità, non chi parla di crescita. Non c'è possibile stabilità senza crescita. Senza crescita c'é l'immobilismo.

Chi vuole bene all'Europa oggi ha il dovere di salvare l'Europa. Il Presidente del consiglio Renzi incita l'Europa ad avere un atteggiamento più propenso agli investimenti per favorire la crescita. Si riferisce prevalentemente ai partiti conservatori, che con i loro atteggiamenti ostili potrebbero bloccare la crescita dell'Europa, provocandone l'immobilità economica. Aver "salvato" l'euro non significa aver messo l'Europa in condizioni positive di crescita, nè aver dato la possibilità all'Europa di rafforzarsi. Il voto delle elezioni europee ha dato un forte campanello d'allarme che non va assolutamente trascurato, ma va tenuto sotto stretto controllo.

Renzi annuncia inoltre un piano di riforme quasi triennale (1000 giorni) in cui dovranno essere realizzate la riforma del fisco, lo sblocca-Italia, la riforma della PA e del Welfare e molte altre che contribuiranno a migliorare l'Italia.

Renzi sottolinea come la Germania avviò allora una "straordinaria stagione di riforme" che ha consentito di "essere fuori, piu' di altri, dalla crisi. Il governo italiano non chiede di sforare il tetto del 3% ma "noi vogliamo smettere" che dall'Europa arrivino le raccomandazioni su ciò che deve o non deve fare l'Italia".

"Non basta avere una moneta, un presidente in comune, una fonte di finanziamento in comune: o accettiamo destino e valori in comune o perdiamo il ruolo dell'Europa davanti a se stesso.

"Se dobbiamo sentirci dire: 'Il problema non ci riguarda', rispondiamo 'tenetevi la vostra moneta ma lasciateci i nostri valori'". Il premier chiede all'Europa un aiuto per quanto riguarda l'immigrazione: servono fondi per riuscire a portare avanti l'operazione Mare Nostrum, altrimenti l'Italia non ne potrà più sostenere i costi. L'Europa dovrà farsi carico delle spese per le cure e il mantenimento dell'enorme numero di immigrati che sbarca ogni giorno sulle nostre coste, offrirgli un futuro (anche non in Italia). L'Europa dovrebbe infatti predisporre dei mezzi che consentissero con facilità agli immigrati di attraversare l'Europa e di raggiungere Paesi che abbiano le condizioni per poterli ospitare.

Ma soprattutto, l'UE dovrà sentirsi partecipe di questa operazione, che non è italiana ma europea. L'Europa finora ha solo evitato il problema e trascurato la situazione, come se il problema riguardasse solo l'Italia. Sono necessari interventi unitari e condivisi a favore delle organizzazioni umanitarie che se ne occupano con estremo zelo. Questo dovrebbe avvenire con un cospicuo investimento in Frontex. Il presidente del Consiglio ha dunque ringraziato la Marina Italiana e le persone che si occupano dell'accoglienza dei migranti, gestendo così l'emergenza.

Il premier infine riconosce che, rispetto alle ultime elezioni, l'Italia si presenta all'Europa come uno Stato più forte: ciò che era mancato in passato era l'autostima che permetteva agli italiani di sentirsi parte dell'Unione Europea.