Silvio Berlusconi, il leader del partito dell'opposizione di centro-destra Forza Italia (FI), si è riunito con il premier Matteo Renzi nel suo ufficio per un colloquio che è durato circa un'ora. L'incontro si è svolto qualche ora prima dell'inizio della votazione sulla riforma del Senato, sul disegno di legge per il nuovo sistema elettorale e nove giorni prima dell'inizio del voto per il nuovo presidente della Repubblica, che andrà a sostituire Giorgio Napolitano, dimessosi la settimana scorsa. Berlusconi, accompagnato dai suoi stretti collaboratori Denis Verdini e Gianni Letta, ha sostenuto la proposta di legge di Renzi per il nuovo sistema elettorale, il cosiddetto Italicum, pur esprimendo dubbi su alcuni aspetti.
Il vice segretario del Partito Democratico di Renzi (PD) Lorenzo Guerini ha comunque dichiarato che il premier Matteo Renzi e Berlusconi non hanno parlato dell'elezione del nuovo presidente della Repubblica.
Il membro PD ha aggiunto che Forza Italia sta considerando una proposta di riforma sull'Italicum, il tutto mentre Renzi stesso sta affrontando una potenziale ribellione all'interno del PD sulla medesima proposta di cambiamento della legge elettorale. Miguel Gotor ha detto di essere tra i 29 legislatori PD pronti a votare contro un aspetto chiave del disegno di legge: molti legislatori infatti sostengono che tutti i candidati di ogni lista di partito dovrebbero essere eletti in base alle preferenze che esprimono gli elettori.
"Non ci sono trattative a questo punto", ha detto Gotor, che è considerato vicino all'ex leader del PD Pier Luigi Bersani. "A questo punto la discussione è solo con Berlusconi". Il vecchio sistema elettorale, che ha contribuito al risultato inconcludente delle elezioni generali del 2013 e che fu successivamente dichiarato incostituzionale, è stato accusato di allontanare il pubblico dalla classe politica. Guerini, comunque, si è detto fiducioso del fatto che il gruppo di centro-sinistra troverà un accordo sull'Italicum in una riunione dei senatori del partito prima dell'inizio della votazione.