L’anno sta per concludersi ed è tempo di bilanci, specie in politica dopo mesi travagliati in tutti i sensi. L’Italia è politicamente divisa in tre parti. Ci sono i sostenitori del Partito Democratico e del Governo guidato da Matteo Renzi, poi gli oppositori del centrodestra da una parte ed il Movimento 5 Stelle dall’altra. Il dato più preoccupante, però, riguarda l’astensionismo.

Gli italiani sembrano essere ancora troppo sfiduciati dal mondo politico e preferiscono astenersi dal votare. Di seguito andremo ad analizzare la media dei sondaggi elettorali raccolti fino a poco prima di Natale, in attesa di scoprire i primi dati del nuovo anno ormai alle porte.

Sondaggi politici: situazione a fine 2015

Per l’intero anno abbiamo assistito ad un declino del Pd, che in dodici mesi ha perso all’incirca il 5%, vedendosi così ridotto il vantaggio netto che aveva sul M5S. Il movimento di Beppe Grillo è senz’altro il protagonista assoluto del 2015, dato che ha avuto un exploit importante, specie nel secondo semestre dell’anno, superando a tratti anche il 27%.

La vera minaccia per l’area di Governo sono i pentastellati e non più il centrodestra, che ha passato mesi non certo splendidi. Infatti, si sono registrati spesso conflitti fra i partiti che compongono questa parte del Parlamento, con divisioni interne e dissidi. In qualche occasione si è vista una crescita di Lega Nord, arrivata persino al 16% e poco più, ma poi tutto è rientrato nei ranghi ed ora Matteo Salvini ed il suo partito sono stabili al 15%. Non possiamo dire altrettanto di Forza Italia e Fratelli d’Italia, che non hanno avuto crescita nel consenso popolare. Non sono state rispettate le aspettative del Nuovo Centrodestra, che forse pensava di ottenere qualcosa di più dall’alleanza con il Premier.

Per tutto l’anno ha galleggiato intorno alla soglia di sbarramento del 3%, deludendo un po’ tutti. Non ci sono segnali positivi neppure da SEL, anche dopo esser diventata Sinistra Italiana.

Nonostante tutto questo, l’Esecutivo ancora regge, forse perché non vi è una forza unica a contrastarlo. Essendo in tre, il futuro del Paese rimarrà incerto, ma con buona probabilità saranno coloro che continuano ad astenersi che avranno valore aggiunto. Stando alla media annuale, si arriva a sfiorare il 50%, ovvero metà degli italiani. Fra questi ci sono molti delusi dal Governo attuale, che non credono neppure all’opposizione, su cui spera di contare il M5S alle prossime elezioni politiche. Tornando ai singoli partiti, vediamo i dati esatti realizzati facendo una media nazionale degli ultimi dodici mesi.

Il Partito Democratico si trova in testa con il 31,6%, mentre ad inseguirlo abbiamo il Movimento 5 Stelle con il 27,4%. Alle spalle della seconda forza politica del Paese abbiamo il vuoto, con Lega Nord ferma al 15,1% e Forza Italia all’11,2%. Più indietro FdI (4,3%), SI (4%) e Ncd-Udc (2,8%).