Mancano due giorni dal ballottaggio per il comune di Napoli che questa domenica mette di fronte il sindaco uscente Luigi De Magistris, appoggiato da un vasto numero di liste civiche e della sinistra radicale, contro Gianni Lettieri del centrodestra, ma l'ex magistrato pare pensare già al futuro e di non limitare il suo sguardo alla politica partenopea, bensì anche a quella nazionale.
Questa mattina in diretta televisiva su La7 nella trasmissione Omnibus infatti De Magistris ha lanciato l'ipotesi di costruire un nuovo soggetto politico a livello nazionale dopo le elezioni amministrative, ecco le sue parole: "Dopo le elezioni nascerà un movimento politico non leaderistico, un movimento popolare che va oltre ai confini di Napoli e che avrà una soggettività politica anomala, perché sarà costruito con una democrazia partecipativa". Poi aggiunge: "Io farò il sindaco per altri cinque anni, a noi interessa costruire un movimento politico che si connetta con le grandi città. A noi interessa una rete politica dal basso.
Con gli elettori del Movimento 5 Stelle esiste una sintonia".
De Magistris ha dato uno sguardo anche al voto di domenica a Roma, facendo senza mezzi termini un endorsement a favore della candidata del Movimento 5 Stelle: "Penso che la Roma di Virginia Raggi possa essere un interlocutore interessante e un collegamento importante. Auguro alla Raggi di diventare Sindaco di Roma, poi quello che accadrà fra due anni e forse anche meno, ossia chi sarà l'alternativa a Renzi, lo deciderà il popolo. Napoli è l'unica città con l'acqua pubblica abbiamo detto 'NO' agli inceneritori, governiamo con le 'mani pulite', siamo critici con il governo Renzi. Ci sono tutte le condizioni per fare un lavoro insieme nel futuro".
Naturalmente prima c'è un ballottaggio ancora da vincere, sia per De Magistris che per la Raggi, anche se indubbiamente l'eventuale vittoria dei due e la possibile creazione di un "fronte comune" fra i Primi Cittadini della prima e della terza città italiana per numero di abitanti, aprirebbero scenari che non farebbero dormire sonni tranquilli al Governo Renzi.