Il tanto atteso referendum del 4 dicembre sarà per molti l'ennesimo fallimento del governo Renzi, nonostante la dispendiosa propaganda politica per il SI alle votazioni, arrivano ulteriori critiche dagli Stati Uniti e a farlo è proprio il Financial Times, che senza mezzi termini definisce la situazione politica italiana e l'operato dell'attuale presidente del consiglio Matteo Renzi.
Stavolta non si tratta di propaganda politica per il No al referendum, come spesso voluta e propagandata più volte dal Movimento 5 stelle, ora il Premier dovrà fare i conti con le critiche da parte di una rivista straniera e soprattutto, di rilevanza mondiale.
Il referendum per mandare via Renzi dal Governo
La politica del Premier in carica Renzi e la propaganda per il Si al referendum è stata più volte spiegata ai media come un passo in avanti per il futuro degli italiani e non come un voto personale per la conferma del presidente del consiglio in carica. Matteo Renzi infatti, ha dichiarato pubblicamente ai media: "la consultazione non riguarda le mie sorti, ma quelle degli italiani".
Dichiarazioni che non sono andate giù al Financial Times, che di tutto punto risponde alle dichiarazioni del Premier: "le riforme fatte dal governo e da Renzi non portano a nulla, l'italia non ha bisogno di leggi approvate velocemente, ma di meno leggi e di qualità ed efficacia migliore".
Renzi dovrà assumersi le responsabilità di un eventuale NO al referendum
Oltre all'articolo pubblicato sul Financial Times, fanno pensare le dichiarazioni dell'attuale ministro dei trasporti Graziano Del Rio, il quale intervistato in merito al futuro dell'italia dopo il referendum riferisce: "nel caso in cui dovesse vincere il No al referendum del 4 dicembre, è palese che il governo debba incassare una sconfitta e che poi successivamente, ognuno si debba assumere le proprie responsabilità, del resto poi, spetta comunque al Presidente della Repubblica una eventuale decisione in merito". Parole preoccupanti del ministro, che non lasciano da parte la preoccupazione per un eventuale esito negativo delle consultazioni.