“Hillary dà sicurezza” “C’è bisogno di novità, e quest’anno ha il volto di Trump”. In Italia siamo in pieno countdown per il referendum costituzionale, ormai distante meno di un mese. Eppure non manca la voglia di svagarsi, magari impicciandosi degli affari politici d’oltreoceano. In America infatti, mancano 48 ore e spiccioli al voto che sancirà il nuovo presidente. SWG per il Foglio ha intervistato alcuni nostri connazionali, chiedendo loro il quesito che impazza in questi giorni negli USA: Trump o Clinton?

In Italia sembra non esserci storia: Clinton batte Trump, e la casa Bianca si tinge di rosa per la prima volta nella storia. Come ovvio a favore dell’ex first lady ci sono i consensi del centrosinistra, accompagnati però da una percentuale non indifferente dei votanti del centrodestra, che di fatto scarica Trump. Il tycoon non riscontra particolare successo nel Belpaese, in cui vi è comunque una gran percentuale di indecisi, soprattutto tra centristi e grillini.

Va detto: Trump è personaggio prima pubblico che politico, e il suo carisma può non aver colpito il popolo italiano così come fatto con quello americano, attraverso apparizioni sul piccolo schermo e successi nel campo dell’imprenditoria.

Altro dato indicativo è come nel nostro Paese non sia ancora esploso (contrariamente a quanto successo in America o in Francia) il consenso in massa ad una destra estrema, un po’ perché essa non appare nel nostro organico politico, un po’ perché ancora nessuno (forse solo il M5S) si è mostrato portavoce della protesta delle minoranze del popolo. Troppo solide le certezze targate Clinton, che ha dalla sua le esperienze come first lady, senatrice, segretaria di Stato. Gli italiani rischiano poco col futuro degli americani, che per molti (qui si che i dubbi spariscono) influirà anche sulle sorti del nostro Paese.

Per quanto sbilanciato, il sondaggio mostra spunti interessanti. Vi sono differenze dei dati di genere: tra i (pochi) sostenitori di Trump, il rapporto donne  - uomini è 1 a 2.

Inevitabile, se contro hai la prima donna a concorrere per la presidenza, anche se il magnate (va detto) ci ha messo del suo. Clinton ha un maggior numero di votanti tanto è maggiore il livello di istruzione degli interpellati. Anche in questo caso particolare curiosità proviene dai giovani, la maggior parte dei quali rimane nel limbo dell’indecisione, per una (presunta) bassa quantità di informazione a riguardo.

Trump vs Clinton, Clinton vs Trump, la sfida è ormai al rush finale. A votare saranno gli americani, molto più indecisi degli italiani. Anche se in entrambi i Paesi raggiunge picchi insoliti la percentuale di chi dice “Nel dubbio? Nessuno dei due”. Cosa ovviamente impossibile. Tra qualche giorno gli USA avranno il proprio 45° presidente. Vedremo se sarà lo spregiudicato tycoon o la lady col temperamento di ferro.