Le polemiche sulle dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti non si placano neanche dopo le scuse pubbliche formulate attraverso il proprio profilo Facebook. Prima aveva messo in discussione o peggio, insultando i giovani che si trasferiscono all'estero in cerca di un impiego che contribuisca a migliorare la loro posizione economica. Poi ha cercato di raddrizzare le infelici dichiarazioni, ormai prese di mira, parlando dei cervelli in fuga dall'Italia.
Ora i nuovi sviluppi puntano direttamente in casa Poletti. In effetti, è uscito alla luce che il figlio Manuel è direttore di un giornale locale SetteSereQui, nato dalla fusione di tre precedenti testate della provincia di Ravenna. Fin qui niente di male, però quello che emerge in queste ore è l'ammontare dei contributi pubblici percepiti in base all'articolo 3 comma 2 della legge 250 del 1990.
Come nasce la storia
Qualche giorno fa il ministro del Lavoro è stato pizzicato dai giornalisti sui tantissimi giovani e non solo, che lasciano la madre patria in cerca di un futuro migliore. A caldo Poletti dichiarava che questi giovani non sarebbero mai stati rimpianti da nessuno anzi, meglio non averli tra i piedi.
Esternazione che ha mandato su tutte le furie quasi mezza Italia, e in particolare il Movimento Cinque Stelle che subito ha proposto una mozione di sfiducia nei confronti del ministro da proporre in Parlamento. All'indomani è arrivata puntuale come uno orologio svizzero la smentita, e difendendo la propria posizione rigirando le frasi dette come un semplice malinteso. Secondo Poletti si riferiva alle opportunità che avrebbero incontrato all'estero i giovani studenti, ma enfatizzando il loro rientro per accrescere la competitività italiana.
La folgorante carriera di Poletti jr
Manuel Poletti è riuscito a inserirsi molto bene nel mondo del lavoro rispetto ad altri ragazzi che pur avendo le doti non trovano gli sbocchi.
In effetti, il ragazzo, seguendo le orme del padre Giuliano, dopo un veloce passaggio a mo' di apprendistato sull'Unità è passato a guidare alcune riviste controllate dalle “coop” associate alla Lega delle cooperative, di cui il ministro del Lavoro è stato presidente. Attualmente Poletti jr è presidente di Media Romagna soc. coop. che che si occupa di comunicazione e informatica. Inoltre, edita il giornale SetteSereQui, per il quale negli ultimi tre anni ha ricevuto la bellezza di oltre 550mila euro di contributi pubblici, 192mila solo nel 2015.
A volte gli incroci delle informazioni sono inevitabili, a volte fatali.