Gli aggiornamento al sito della ministra Fedeli

Il sito della ministra Valeria Fedeli ha subito un forte aggiornamento dopo il nuovo incarico di ministro ricevuto dalla sindacalista. Risulta ancora disponibile la sezione "Riparte il futuro", dove sono elencati i 5 impegni che la politica si era impegnata ad assumere verso i propri elettori: rendere più stringente la norma contro il voto di scambio famoso, rendere pubblica la storia giudiziaria, rendere pubblica la situazione patrimoniale e reddituale, dichiarare i conflitti di interesse e, appunto, pubblicare il proprio Curriculum Vitae.

Solo che se si clicca sul relativo link quel che viene visualizzato è la dicitura "404 pagina non trovata". Solo coloro che hanno potuto scaricare in tempo il file del curriculum della ministra Fedeli hanno avuto modo di verificare da loro quanto contestatole in primis da Mario Adinolfi, ossia di non aver mai conseguito né un diploma di laurea né un titolo di istruzione secondaria che le consentisse l'accesso all'università (pare che abbia solo frequentato la scuola triennale per divenire insegnante delle scuole materne). Il sito, oggi, invece riporta l'agenda del ministro e nella sezione è consultabile "Il futuro è di tutti", l'intero saggio scritto dalla ministra dall'omonimo titolo, pubblicato dalla Edisse, la Casa editrice del sindacato di cui far parte, la Cgil, e che sinora era venduto al prezzo di copertina di 10 euro.

Una cosa è certa: la parola "futuro" è una parola che la ministra ha molto cuore.

Il futuro dei giovani italiani per Poletti

Altro ministro senza laurea del governo Gentiloni è Renato Poletti, Ministro del Lavoro, comunque in compagnia dei colleghi Beatrice Lorenzin al Ministero della Salute e Andrea Orlando al Ministero della Giustizia.

In queste ore stanno molto facendo discutere le sue dichiarazioni sui giovani laureati costretti ad emigrare per cercare un futuro migliore in una Italia scarsamente meritocratica. "Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché questo Paese non soffrirà a non averli più tra i piedi." ha dichiarato il ministro contro cui si sono scatenate inviperite polemiche, specie mentre ancora si attendono notizie su Fabrizia Di Lorenzo, la giovane donna scomparsa a Berlino dal momento dell'attentato del 19 dicembre scorso.

Si sono, per questo, anche rinfocolate le polemiche sui sussidi pubblici ricevuti dal figlio di Poletti (circa mezzo milione di euro in tre anni), per il giornale "SetteSereQui", mentre i giovani del suo stesso partito ne hanno chiesto le dimissioni.