La proposta che ha presentato Matteo Renzi di tornare al Mattarellum è piaciuta a Matteo Salvini, leader della Lega Nord. Secondo quest'ultimo, grazie al mattarellum, si riuscirebbe a tutelare sia la rappresentanza dei partiti e sia la governabilità del Paese. Sarebbe anche il modo più semplice e veloce per andare al voto popolare, visto che la legge elettorale è già "pronta" e in 15 giorni si riuscirebbe ad approvarla.

Se da una parte abbiamo Salvini (con Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia) e il partito di Renzi (tranne una piccola parte che vede i Giovani turchi di Guardasigilli Orlando che non sono del tutto favorevoli) che dicono "sì" al Mattarellum, dall'altra abbiamo il partito di Forza Italia e il Movimento 5 Stelle contrari. Secondo il forzista Maurizio Gasparri, il Mattarellum non può essere considerato un metodo per andare velocemente al voto. Invece, Giovanni Toti, sempre di Forza Italia, vede il Mattarellum come un'occasione per discutere sul metodo elettorale: il sistema tripolare (basato su PD, centrodestra e M5S), secondo Toti, può non essere abbastanza efficiente per trovare un vincitore nell'elezione, e quindi il Mattarellum potrebbe essere una strada percorribile.

Il Movimento 5 Stelle si dichiara fortemente contrario al Mattarellum, dicendo che il PD vuole approvarlo per metterlo KO.

Il Mattarellum come un'esca velenosa per Forza Italia

La proposta renziana potrebbe essere definita come "un'esca velenosa" per il partito berlusconiano. Finora i favorevoli al Mattarellum sono Salvini e la Meloni, che vedono la coalizione di centrodestra come un'opportunità per "prendere voti" anche al Sud. Infatti, grazie all'alleanza centrodestra, Salvini diventerebbe il leader indiscusso, dandogli, quindi, la possibilità di eleggere parlamentari anche al Sud, dove i voti per la Lega Nord scarseggiano. Voti che arriverebbero grazie ai collegi uninominali di Forza Italia.

Ecco, quindi, il motivo per cui Berlusconi e la parte del suo partito al Sud, sono contrari. Esiste, però, una parte del partito che vorrebbe convincere Berlusconi a sostenere il Mattarellum: allargando la quota proporzionale fino al 50%.

Così, si riuscirebbero a salvare sia i collegi uninominali con la Lega Nord, ma allo stesso tempo ogni partito avrebbe la possibilità di eleggere i suoi esponenti. L'idea è venuta dal governatore ligure Toti e dal capogruppo Romani, e sono sostenuti dai parlamentari Azzurri del Nord: sarebbero proprio loro, infatti, ad avere un vantaggio nei luoghi dove la Lega domina (Lombardia e Veneto). In questo senso, però, i parlamentari del Sud si vedrebbero costretti a cercare disperatamente consensi. Questi ultimi sperano che Berlusconi sia forte nella sua presa di posizione in merito al Mattarellum.