Venti giorni di reclusione (pena sospesa) ed un risarcimento simbolico di un euro: alla fine è andata bene alla consigliera comunale monzese Donatella Galli della Lega Nord, divenuta famosa qualche tempo fa per il commento "Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili!" postato sotto un post corredato di un'immagine dell'Italia senza il Sud e augurante inoltre un'immane catastrofe che cancellasse tutto il Centro Sud della Penisola.

Durante il processo, la Galli si era detta dispiaciuta per l'increscioso episodio sostenendo che "era solo una battuta tra amici, chi mi conosce sa che tipo di persona sono". "Ricorreremo ovviamente in Appello - ha dichiarato il legale della consigliera - dal nostro punto di vista il fatto non costituisce un reato: la mia assistita aveva postato il commento all'interno di un gruppo privato tra amici". Il legale Maurizio Bono ha poi specificato: "Quel post è stato preso senza il suo consenso e divulgato in Rete. Poi è stato anche creato un profilo falso a suo nome, in cui sono stati postati altri contenuti indicibili; il fatto era stato subito denunciato in Procura, ma le indagini si sono arenate perchè Facebook non ha voluto identificare l'autore del profilo fake".

La denuncia

Il post incriminato era stato denunciato per la prima volta nel 2015 dall'avvocato Angelo Pisani di Napoli, allora presidente della Municipalità di Scampia: "La sentenza di oggi è un grande esempio di dignità e giustizia anche verso chi fomenta le piazze e semina paura e odio - ha commentato Pisani - secondo il capo d'imputazione, la Galli ha diffuso idee concepite sulla presunta superiorità etnica e razziale degli italiani settentrionali rispetto a quelli meridionali. Ha commesso un vero e proprio atto di discriminazione razziale fondata appunto sulla suddetta superiorità. Invece di inveire come è accaduto a Napoli contro Salvini, noi abbiamo invece preferito impugnare le armi del diritto e della cultura riuscendo a far condannare in tribunale la consigliera Galli". Proprio per la motivazione razziale, molto poco goliardica rispetto al tono generale del post, la magistratura ha deciso di esercitare l'azione penale.