Brutta avventura per il deputato Gilbert Collard e per la candidata Marine Le Pen: sia prima e sia durante il dibattitto entrambi hanno subito aggressioni sia fisiche che verbali, in vista del comizio e delle elezioni presidenziali che avranno luogo domenica 23 aprile in Francia. Il comizio parigino è stato caratterizzato da alta tensione e scontri da parte di un numeroso gruppo di manifestanti definiti “teppisti di estrema sinistra”.
Per la candidata Marine Le Pen non sarebbe la prima volta: anche nei giorni precedenti la donna era stata vittima di aggressioni.
Aggredito Gilbert Collard
Un arrivo molto movimentato quello del frontista Gilbert Collard che è stato accolto al comizio di Marine Le Pen da spiacevoli insulti, urla, schiamazzi, oggetti volanti e molotov. Al suo arrivo, dopo esser sceso dall’auto Gilbert Collard è stato letteralmente assalito insieme alla moglie e a dare la notizia è stato in primis David Rachline, portavoce di Marine Le Pen: “Gilbert Collard è stato attaccato improvvisamente da alcuni cittadini esponenti dell’anti Fn”.
Secondo quanto riportato dalle fonti le aggressioni inizialmente sono state solo verbali, ma dopo qualche minuto sembra essersi verificato fuori dal teatro un vero e proprio scontro corpo a corpo. Tempestivamente sono intervenute le Forze dell’Ordine per reprimere il tutto e riportare la situazione alla normalità.
Marine Le Pen: "Con me il Bataclan non sarebbe esistito"
Poco dopo l’aggressione che ha visto coinvolti Gilbert Collard e la moglie, una donna di cui non sono state rese note le generalità è piombata sul palco del teatro Zenith durante il discorso della candita Marine Le Pen. Anche in questo caso grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine la donna è stata allontanata dal teatro e la candidata ha potuto proseguire il suo “acceso” comizio che ha introdotto dicendo “Tutto ciò racchiude la reazione degli estremisti di sinistra di fronte all’unica candidata donna che vuole a tutti i costi difendere le donne”.
Dopo qualche minuto, la candidata è stata nuovamente interrotta: in platea una seconda donna improvvisamente ha cominciato a gridare contro la candidata ed a spogliarsi, mostrando uno slogan anti Fn inciso sul petto a lettere cubitali. La candidata Marine Le Pen, è stata costretta ad interrompere il suo discorso elettorale nell’attesa che la foga della donna appartenente al gruppo delle Femen venisse repressa. Marine Le Pen in vista di quanto accaduto, al termine del suo discorso ha sottolineato: “Con me alla guida si sarebbero evitate tante tragedie e non ci sarebbero stati né terroristi migranti né Bataclan. La cosa più giusta sarebbe chiudere le moschee ed espellere i jihadisti”.