Erdogan ha vinto il referendum di domenica 16 aprile: una vittoria del 51,3%. Molti i voti provenienti dalle comunità turche in Austria, Germania, Olanda e Francia. La cancelliera tedesca Angela Merkel invita al dialogo con le opposizioni, visti gli esiti del referendum. Ma il presidente turco tira dritto e snobba l'Europa, mentre il nuovo presidente americano Trump,(eletto anche lui con una maggioranza netta, ma non grandissima) si congratula per la conferma del leader turco ad Ankara. In realtà gli esiti del referendum erano previsti; come anche le occasioni di scontro tra i leader europei e Erdogan già prima della vittoria del sì del 16 aprile scorso.
Erdogan alla Germania: 'Siete ancora nazisti'
I rapporti tra Turchia e Germania sono stati molto tesi nelle settimane precedenti il referendum. L'occasione di scontro si è presentata quando, per motivi "di sicurezza nazionale" le autorità tedesche hanno proibito un comizio elettorale a Gaggenau (Baden-Wuerttemberg). Erdogan ha risposto a Berlino con l'accusa di essere ancora legati a politiche naziste. A nulla sono valsi i tentativi di stemperare i toni della cancelliera Merkel e del premier turco Binali Yildirim. Nella stessa direzione sono andati i tentativi di mediazione del ministro degli Esteri tedesco Sigmar Gabriel. Secondo il quale, è "un errore far scaturire da divergenze d'opinione 'odio e incomprensione'." Parole di distensione cadute nel vuoto.
Il giornalista turco Deniz Yucel, a seguito del mancato comizio a Gaggenau, è stato arrestato. Le accuse mosse al corrispondente di "Die Welt" sono state quelle di "propaganda terroristica" e il fatto di essere un "agente tedesco."
La via del Mediterraneo come l'unica salvezza di molti migranti
E' di ieri il rapporto dell'ennesimo salvataggio per mare: ben "8300 i migranti partiti dalle coste libiche nel weekend di Pasqua." Con la chiusura della rotta balcanica(con l'accordo tra Turchia e Ue), il Mediterraneo è diventato l'unico mezzo di salvezza da tante vittime di guerre e persecuzioni.
I migranti "provengono infatti da Siria, Eritrea, Somalia, Costa d'Avorio, ma anche da Tunisia, Pakistan e Bangladesh." L'operazione di salvataggio delle migliaia di profughi del weekend di Pasqua è stato effettuato dai "Medici senza frontiere" e dalle squadre di soccorso di "Sos Mediterranee". I migranti, come riferisce Pietro del Re, inviato di Repubblica di martedì 18 aprile, sono stati soccorsi sulla nave umanitaria, Aquarius.
I migranti erano ammassati "su un gommone sgonfio, privo di bussola, salpato da una spiaggia a largo di Tripoli." Sono stati tratti in salvo tutti. Tutti tranne uno. Senza documenti. Per questo, "andrà ad allungare la lista dei morti senza nome. Come senza nome sono le 98 salme ripescate giovedì scorso, o le 22 trovate la domenica di Pasqua." Le ong sono state artefici del "30% dei salvataggi nel 2016 e la percentuale è aumentata nei primi mesi del 2017." Eppure sono in molti, in primis Frontex, a criticare l'operato di queste organizzazioni umanitarie. Il procuratore Zuccari ha detto recentemente che "loro non sono né la causa né la soluzione del problema. Ma danno fastidio, perché sono gli occhi della società civile europea. E sono i soli, insieme ai giornalisti, a raccontare cosa avviene nella frontiera più pericolosa al mondo."