La Presidente della Camera, Laura Boldrini, annuncia che intende denunciare tutti coloro che le rivolgeranno insulti e minacce tramite i social network. La dichiarazione è giunta tramite Facebook, corredata dall'hashtag #AdessoBasta, e pubblicando una carrellata di commenti ingiuriosi rivolti alla sua persona. "Dopo 4 anni e mezzo di insulti e violenze verbali ho deciso che non lascerò più correre, perché farlo significherebbe autorizzare i vigliacchi a continuare ad offendere.

Denuncerò chi usa la rete come strumento di prevaricazione e voglio incoraggiare chi riceve insulti ad uscire dal silenzio e denunciare", ha scritto su Facebook. Ma cosa rischia chi insulta su internet? Vediamo cosa dice la legge e qual è l'orientamento della magistratura.

Internet non è un luogo anonimo come credono molte persone

In molti, ancora oggi, considerano la rete come una sorta di "porto franco", dove è consentito offendere e dare sfogo ai più bassi istinti. Ma in realtà non è così, e anche se un utente si nasconde dietro un profilo "falso", o commenta in modo anonimo su un forum, è quasi sempre facilmente rintracciabile dalla Polizia Postale, grazie al cosiddetto "Ip address", un numero univoco che viene assegnato a ciascuna connessione per stabilire chi sia l'utente in questione.

In questo modo, anche senza riportare necessariamente i propri dati personali, è piuttosto semplice - se si commette reato - essere raggiunti dalle forze dell'ordine. Vediamo cosa rischia chi offende online.

Cosa rischia chi offende su Facebook

Chi insulta su Facebook, rischia di essere accusato di "diffamazione aggravata", reato che prevede - se c'è l'attribuzione di un fatto determinato - una condanna massima a 2 anni di reclusione e una multa fino ad euro 2.065, pena alla quale si potrebbe aggiungere anche un'eventuale richiesta di risarcimento del danno dalla parte lesa.

Fino ad alcuni anni fa, i social network che consentivano la diffusione di contenuti ad un numero indeterminato di persone, venivano parificati alla diffamazione a mezzo stampa, che prevede pene più severe.

Tuttavia, in seguito ad alcune sentenze della Cassazione - anche a Sezioni Unite - le reti sociali sono state derubricate quali "mezzi di pubblicità".

Come denunciare chi offende

Per sporgere denuncia contro qualcuno che rivolge insulti su internet, è opportuno presentarsi alle forze dell'ordine - meglio se alla Polizia Postale - con le stampe degli screenshot dei messaggi "incriminati", l'indirizzo URL degli stessi, e tutte le altre informazioni utili, come il nome e l'indirizzo URL del profilo Facebook verso il quale si vogliono adire le vie legali. Anche in caso di apparente anonimato, le autorità sono in grado di risalire all'identità del responsabile.