Il M5S sopravanza il Pd di un punto percentuale e si conferma primo movimento politico tra gli italiani. Tra i leader, invece, a guardare tutti dall’alto in basso è , con grande sorpresa, l’attuale presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, preferito persino allo ‘sbirro’ Marco Minniti, il ministro dell’Interno apprezzato in patria per il pugno duro mostrato per cercare di risolvere la questione migranti.
Questi sono solo alcuni dei risultati del sondaggio condotto nei giorni scorsi dall’istituto demoscopico Demos. Per il resto, bene la Lega di Matteo Salvini e male sia i partiti alla sinistra del Pd che Area Popolare di Angelino Alfano. Il nome di Luigi Di Maio come possibile candidato premier grillino fa schizzare in alto lui e il movimento di Beppe Grillo.
Le percentuali dei partiti: M5S in testa
Dunque, come anticipato, secondo il sondaggio condotto da Demos il M5S si attesterebbe in testa alla classifica delle preferenze partitiche degli italiani con un rotondo 28%. Merito anche, spiega Ilvo Diamanti sul quotidiano diretto da Mario Calabresi, della quasi certa candidatura a palazzo Chigi di Luigi Di Maio, il giovane politico campano molto apprezzato da attivisti e simpatizzanti.
Il Movimento, quindi, cresce di ben 2 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione. Al secondo posto si attesta il Pd con il 27%, ad appena una incollatura dalla leadership pentastellata. Terzo gradino del podio occupato dalla Lega che, grazie al superattivismo politico e social del leader Matteo Salvini, totalizza il 14% circa, sempre sopra agli alleati-rivali di Forza Italia, fermi al 13%.
Alfano e la sinistra sempre più in crisi
Ma la coalizione di centrodestra, se fossero sommati anche i voti di Fratelli d’Italia, supererebbe con agilità il 30%. Crisi nera (o rossa, per meglio dire), invece, per i partiti alla sinistra del Pd. Articolo 1-MdP, la creatura di Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema, sfiora ma non arriva nemmeno al 4%.
Segue Sinistra Italia di Nicola Fratoianni con il 2,5%, mentre il sulfureo Campo Progressista di Giuliano Pisapia riesce a strappare un inatteso 2%, deludendo solo quei media che, non si capisce perché, da mesi fanno una ingente pubblicità gratuita all’ex sindaco di Milano. In fondo alla classifica, anche se non ancora scomparsa definitivamente dai radar, troviamo Area Popolare di Angelino Alfano, sempre in attesa di nuove collocazioni politiche.
Gentiloni il più amato (o il meno odiato) dagli italiani
Passando alle preferenze espresse dagli italiani per le singole personalità, troviamo in testa, neanche troppo sorprendentemente, l’attuale premier Paolo Gentiloni con il 49%. Alle sue spalle, come detto, il ministro dell’Interno Marco Minniti.
Entrambi del Pd ed entrambi dati come possibili outsider alla guida del prossimo governo al posto di Matteo Renzi. Una sorpresa è quella rappresentata da Emma Bonino, l’esponente Radicale che supera agilmente il 40%. Tutti gli altri big, invece, non raggiungono questa fatidica soglia. Stiamo parlando di Matteo Renzi, Giorgia Meloni, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, tutti compresi tra il 35 e il 37% delle preferenze. Più in basso, ovviamente, Giuliano Pisapia col 30%. Fanalino di coda Angelino Alfano, poco sopra al 20%.