Penso proprio che potrei essere l’uomo del dialogo post voto tra M5S e lega”. È senza dubbio questa la frase più importante pronunciata da Gianluigi Paragone questa mattina ai microfoni di Ecg Regione, la trasmissione radiofonica di Radio Cusano Campus condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. Il giornalista Paragone, candidato al Senato dal Movimento di Luigi Di Maio nel collegio di Varese, contro Umberto Bossi, spiega i motivi della sua discesa in campo politica ma, soprattutto, si offre come mediatore per favorire un accordo di governo tra i pentastellati e il suo vecchio amore: la Lega ora in mano a Matteo Salvini.

Paragone si propone come mediatore tra M5S e Lega

Gianluigi Paragone evidentemente non ha dimenticato il suo passato da direttore del quotidiano della Lega Nord La Padania. Correva l’anno 2005, e il giovane giornalista, classe 1971, avrebbe di lì a poco spiccato il volo, prima verso la vicedirezione di Libero e, in seguito, verso la Rai, dove rimarrà fino al 2013. In mezzo, nel 2011, la rottura consumata con la Lega di Bossi per colpa della posizione politica, contraria al governo di centrodestra, assunta allora da Paragone nel suo talk show L’ultima parola. L’approdo nelle liste del M5S è invece cronaca degli ultimi giorni.

Per questo non stupisce più di tanto l’autocandidatura del giornalista divenuto ‘grillino’ al ruolo di ‘uomo del dialogo’ tra il Movimento e la Lega, ormai non più Nord e passata sotto il controllo di Salvini, perché “su alcuni temi e battaglie l’affinità tra M5S e Lega c’è”.

Paragone contro il centrodestra ma con Salvini

Per il leader leghista, Paragone utilizza parole al miele. Anche se ammette di non averlo sentito telefonicamente negli ultimi mesi, ma solo mediante messaggi, dichiara sibillino che comunque “ci sentiremo”. Pur bacchettando l’amico per aver commesso l’errore di allearsi con Berlusconi nel centrodestra, lo esorta a riprendere quel “percorso” di autonomia da Forza Italia. Secondo lui, infatti, la coalizione di centrodestra “non ha più nulla da dire” perché il partito di Berlusconi, al contrario di quello di Salvini, “ha perso completamente lo smalto”.

Comunque sia, Gianluigi Paragone rassicura i suoi potenziali elettori del M5S confermando che farà campagna elettorale “contro il centrodestra” e, anche se gli “dispiace dirlo”, “contro Umberto Bossi”, al quale deve moltissimo.