Si è tenuto questa mattina, 16 febbraio, presso la Cancelleria Federale di Berlino, l'incontro tra il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni e la cancelliera tedesca, Angela Merkel. I due politici hanno avuto un intenso incontro, in cui sono stati dibattuti i principali temi politici riguardanti l'Italia e la sua posizione nei confronti delle altre nazioni UE.
Stando a quanto detto dal Premier Gentiloni nell'incontro di Berlino è chiaro che quest'ultimo ripone tutta la propria fiducia nelle elezioni politiche che coinvolgeranno l'Italia il prossimo 4 marzo.
Il miglior risultato auspicato dal Presidente del Consiglio è una vittoria del centro sinistra. Una coalizione di centro sinistra manterrà, secondo Paolo Gentiloni, inalterate le politiche pro europee ed eviterà l'insorge di politiche populiste all'intero della nazione.
Tuttavia all'indomani delle elezioni politiche, qualunque sia il loro esito, spetterà al Presidente della Repubblica indirizzare le guide di governo ed il Premier resta fermo nel dire che:" l'Italia avrà un governo stabile e non caratterizzato da posizioni anti europee".
L'Italia seguirà l'esempio della Germania
Nel suo discorso il Premier ha elogiato l'accordo di coalizione raggiunto nei giorni precedenti in Germania, esprimendo la volontà di seguire tal provvedimento politico e di concordare con la decisione presa dal Spd di sottoscrivere tal progetto, che costituisce una vera è propria riforma Politica sul piano non solo tedesco, ma europeo.
La Große Koalition, come l'hanno definita i tedeschi, vede accordarsi dalla stessa parte conservatori e socialdemocratici, costituendo una forma di governo stabile, volto a farsi carico delle maggiori esigenze dei cittadini. Il Premier definisce "fondamentali" i rapporti tra l'Italia, la Germania e le nazioni europee alleate, un' unione forte che "certamente sarà importante per il rilancio dell'unione europea".
La questione Immigrazione
Tra i temi dell'incontro tra i due leader politici, la scottante questione dell'immigrazione, che particolarmente interessa il nostro Paese. Secondo Gentiloni ogni Paese europeo deve fare la sua parte in questa vicenda ed ha definito "inaccettabile" il pensiero che uno dei Paesi UE faccia marcia indietro rispetto alle responsabilità che ha sulla questione migranti. L'ultimo accenno va poi all'accordo di Dublino e alla volontà di lavorare insieme per trovare un'intesa di responsabilità e solidarietà tra i paesi membri dell'Unione Europea.