In queste settimane di avvicinamento verso le Elezioni politiche del 4 marzo, diversi siti giornalistici stanno pubblicando degli strumenti per consentire ai lettori/elettori di scoprire a quale partito politico si collocano più vicini, rispondendo ad alcune domande. Non sono pochi gli strumenti del genere, che però spesso sono un po' approssimativi, tanto da causare anche lamentele e polemiche da parte degli attivisti di alcune liste elettorali che vedono escluse le proprie formazioni dai risultato.

Ma c'è invece chi ha preso sul serio questa necessità degli elettori di comprendere maggiormente le varie offerte in campo e si è messo davvero a lavorare in modo scientifico per individuare le posizioni dei vari partiti sui vari temi. E proprio da pochissime ore è online navigatoreelettorale.it, nato per iniziativa di alcuni docenti di Scienze Politiche dell'Università di Pisa: a tal proposito intervistiamo in esclusiva Enrico Calossi per capire meglio di che cosa si tratta.

'Ecco cosa è Navigatore Elettorale e come mai può definirsi scientifico'

Dottor Calossi, ci può spiegare che cosa è il Navigatore Elettorale, a cosa serve e come funziona?

"Il Navigatore Elettorale è una voting advice application, ovvero uno strumento online che aiuta gli elettori a conoscere le posizioni dei vari partiti politici e a confrontarle proprie.

Noi abbiamo individuato 32 affermazioni sulle quali abbiamo studiato il programma elettorale di tutti i partiti o le dichiarazioni pubbliche dei leader, poi posizioniamo i partiti sulla base dell'affermazione enunciata. Ad esempio un'affermazione è quella sull'abbassamento dell'età pensionabile: noi controlliamo il programma e controlliamo se la singola lista è "del tutto d'accordo", "d'accordo", "nè d'accordo e né in disaccordo", in disaccordo" "del tutto disaccordo" o se non ha alcuna opinione. In base a questo riusciamo a mappare le posizioni dei partiti su 32 argomenti inerenti la vita pubblica. Il tutto si divide in base a due macro-aree: quella libero mercato-interventismo pubblico in economica e dall'altro l'atteggiamento progressista o conservatore sui diritti civili.

Cosa ci distingue da altre applicazioni del genere? Noi abbiamo inserito il tema del posizionamento sul tema dell'Unione Europea in modo "spacchettato" in base al punto di vista del tema trattato: es. la libera circolazione di merci e capitali, se valutata positivamente, l'abbiamo inserita nell'asse del libero mercato. Mentre in questa campagna elettorale è molto più importante il tema sui diritti civili, e con essi intendiamo le posizioni sullo Ius Soli, sull'aborto, sulle coppie omosessuali".

'Abbiamo considerato tutti i partiti che si presentano nell'80% dei collegi'

Cosa vi differenza rispetto ad altre applicazioni simili che stanno girando sul web in queste settimane?

"Noi non ci siamo limitati a osservare i cosiddetti partiti più grandi, ma invece tutti quelli che fanno parte di coalizioni o che si presentano da soli, purché siano presenti almeno l'80% dei collegi elettorali, ma che abbiano raccolto le firme.

Quindi abbiamo mappato non 6/7 partiti come hanno fatto altre applicazioni, ma ben 16 partiti. E non abbiamo analizzato solo una quindicina di temi, ma appunto abbiamo ben 32 domande. Il risultato è che sono state codificate 512 posizioni. In aggiunta rispetto agli altri abbiamo dato anche all'utente la possibilità di dare un punteggio di gradimento ai vari leader e alla loro possibile nomina come Presidente del Consiglio. Sottolineo la scientificità di questa analisi, che prova davvero a mappare tutte le possibilità elettorali rilevanti nel panorama politico".

Ma all'atto pratico come funziona questo strumento per l'utente?

"E' molto facile ed intuitivo. L'utente che si collega risponde su ciascuna delle 32 affermazioni se si ritiene "del tutto d'accordo", "d'accordo", "nè d'accordo e né in disaccordo", in disaccordo" "del tutto disaccordo" o se non ha alcuna opinione.

Al termine viene posizionato sulla mappa, potendo vedere a quale partito si colloca più vicino, sia in generale, sia su ogni singolo tema".

'L'obiettivo è permettere all'elettore di orientarsi'

In estrema sintesi quale vuol essere il vostro obiettivo?

"Questo non è un consiglio di voto, ovviamente. Ma uno strumento che consente all'elettore di orientarsi meglio, in una fase di così estrema incertezza e con un'offerta politica così ampia: incertezza che si rifletterà nelle difficoltà ad avere una maggioranza parlamentare chiara a livello istituzionale dopo il voto. In sostanza noi cerchiamo di aiutare le persone a conoscere le posizioni dei vari partiti politici, per dirlo in modo brutale: "Non è vero tutti i gatti sono grigi" e quindi che tutti i partiti sono uguali, anzi si differenziano non poco".

Quale struttura ha lavorato a questo progetto?

"Questo strumento è stato sviluppato da un'unità di ricerca dell'Università di Pisa, che si chiama OPPR (Osservatorio sui partiti politici e la rappresentanza) di cui fanno parte oltre al sottoscritto anche i docenti Luciano Bardi ed Eugenio Pizzimenti, inoltre ci siamo avvalsi della collaborazione tecnica degli olandesi di Kiescompas dell'Università di Amsterdam che ha curato la stesura grafica".