Le elezioni sono sempre, fra le altre cose, anche una piccola opportunità lavorativa per migliaia e migliaia di persone che in tutta Italia prestano servizio ai seggi elettorali come presidente, segretario e scrutatori. Si pensi infatti che le sezioni elettorali in tutto il territorio nazionale sono oltre 60.000 e quindi, se consideriamo che in ciascuna di esse saranno in servizio 4 scrutatori, un segretario e un presidente, lavoreranno materialmente alle Elezioni politiche del 4 marzo qualcosa come più di 360.000 persone.
Ricordiamo che i presidenti di sezione sono scelti direttamente dal presidente della corte d'appello competente per territorio, che i segretari sono persone "di fiducia" di ogni singolo presidente, mentre gli scrutatori sono scelti dai Comuni in base a dei criteri che divergono da situazione a situazioni: vi è chi effettua un sorteggio integrale, chi effettua nomine dirette e chi sceglie fra disoccupati o indigenti che abbiano dato una specifica disponibilità.L'unico requisito per poter essere scelti (a parte aver fatto la scuola dell'obbligo, oltre a essere cittadini italiani) è quello di far parte dell'Albo Comunale degli scrutatori: un elenco che viene aggiornato annualmente fra il 1° ottobre e il 30 novembre.
Concretamente i vari uffici elettorali comunali stanno provvedendo proprio in questi giorni alla nomina degli scrutatori (la scadenza è il 12 febbraio, ovvero il 25° giorno prima delle elezioni). In teoria quindi sembrerebbe impossibile, per chi non venga nominato, lavorare al seggio per le prossime elezioni politiche. In realtà vi è ancora una possibilità di poter avere tale incarico e riguarda tutti i cittadini, anche coloro che non facciano parte del suddetto Albo comunale degli scrutatori. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Come essere nominati scrutatore alle elezioni all'ultim'ora? Le legge parla chiaro
Alle ore 16 di sabato 3 marzo, ovvero il giorno prima di quello delle elezioni, gli oltre 60.000 seggi devono insediarsi ufficialmente e tutti i componenti devo essere presenti e puntuali.
Capita però con una certa frequenza che qualcuno degli scrutatori nominati abbia degli inconvenienti dell'ultimo minuto (malattia, impegni improvvisi, un banale ritardo consistente), o che addirittura per pigrizia non abbia comunicato preventivamente la propria assenza al Comune: insomma può succedere che manchi uno scrutatore.
Tale assenza è di impedimento per l'insediamento ufficiale del seggio e così il presidente, che deve tassativamente aprire i lavori, ha l'esigenza di reperire urgentemente un nuovo membro. A disciplinare questa evenienza è l'articolo 47 del Testo Unico del 16 maggio 1960, n. 570, secondo cui la sostituzione degli scrutatori assenti al momento della costituzione dell’ufficio elettorale di sezione spetta direttamente appunto al presidente della sezione elettorale, il quale ha l’onere di provvedere alla sostituzione degli scrutatori con altrettanti elettori presenti al seggio elettorale.
Nella sostanza il presidente è tenuto a scegliere un cittadino qualsiasi che si trova nei pressi della sezione, nominando tra i richiedenti, purché siano elettori in possesso del titolo di studio della scuola dell'obbligo, alternativamente, il più anziano e il più giovane in grado di esibire un documento di identità. Basta insomma essere cittadini italiani, maggiorenni e aver completato la scuola dell'obbligo ed è possibile essere nominati scrutatori last minute per le elezioni, anche senza far parte del suddetto Albo apposito. Evidentemente più si è anziani e più si hanno possibilità, ma ovviamente non è detto. Per chi rimanesse fuori dal novero degli scrutatori, e volesse proprio farlo, insomma non rimane che provare a fare un salto prima delle ore 16 presso un seggio elettorale del proprio comune.
In fondo sperare non costa niente...
Quanto si guadagna lavorando al seggio elettorale come scrutatori e quante ore si è impegnati?
Ricordiamo che il guadagno per gli scrutatori questa volta sarà di 145 euro (ovvero le 120 euro di base previste per le elezioni, a cui si sommano 25 euro per ogni ulteriore scheda elettorale rispetto alla prima: stavolta ve ne saranno due). Con l'eccezione delle regioni Lazio e Lombardia, in cui votando pure per le Regionali, si percepiranno 170 euro. L'orario di lavoro è piuttosto lungo: si deve lavorare oltre un'ora al sabato pomeriggio per vidimare le schede, inoltre si deve restare nella sezione elettorale per l'intera domenica 4 marzo dalle ore 7 alle ore 23 durante le operazioni di voto (salvo delle piccole pause, discrezionali secondo ogni presidente), a cui vanno sommate fra le due e le tre ore per lo spoglio dei voti. Per le regioni Lazio e Lombardia, inoltre, si dovranno spogliare le schede delle elezioni Regionali a partire dalle ore 14 di lunedì 5 marzo.