A meno di un mese dalle elezioni politiche, lo scenario è ulteriormente cambiato tra i partiti. La crisi del Pd non sembra voler cessare, neppure dopo le dimissioni di Matteo Renzi. Ad approfittare di questa situazione è Lega Nord, che ha messo la freccia ed ha compiuto il sorpasso. La manovra era nell’aria, ma in pochi si attendevano accadesse in poco tempo. A confermare tutto questo è Index Research con i sondaggi politici effettuati nel corso di questa terza ed ultima decade di marzo.

A seguire vi riportiamo quanto rilevato nelle intenzioni di voto.

Index Research: crolla anche Forza Italia

In testa si conferma il M5S con il 34,9%. Il movimento pentastellato incrementa del 2,2% rispetto al risultato delle urne ed allunga notevolmente sugli inseguitori. Alle sue spalle c’è un avvicendamento, con Lega Nord al 23,5% (+6,1%), che sorpassa in maniera netta il Partito Democratico, attestato al 17,5% (-1,2%). Un grosso passo avanti per Matteo Salvini, che a questo punto risulta essere il principale avversario di Luigi Di Maio. Nell’area del centrodestra, però, si registra una perdita di consensi per Forza Italia (-3,1%), che scivola al 10,9%.

In flessione anche FdI (-1,1%), che si porta al 3,3%. Il calo riguarda anche Noi con l’Italia (-0,7%), che arretra fino allo 0,6%. Andamento a ritroso anche per Liberi e Uguali (-1,3%), che al momento viene attestato al 2,1%, mentre l’unione dei partiti di centrosinistra raccoglie il 3% (-1,1%). Infine, ci sono le altre liste al 4,1% (+0,2%). Il periodo post-elettorale non è stato dei migliori per la gran parte dei partiti, fatta eccezione dei due al comando, che in fin dei conti sono stati decretati i vincitori. Prima di lasciarvi, invitandovi a seguirci per ricevere altri aggiornamenti sui sondaggi elettorali, vi riportiamo quanto rilevato da Tecnè.

Tecnè: Liberi e Uguali va a fondo

Il Movimento 5 Stelle guarda tutti dall’alto con il 34,2% (+1,5%).

Il gap con i suoi inseguitori è ampliato, complice anche il sorpasso di Lega Nord ai danni del PD. Il primo, portandosi al secondo posto della classifica, ottiene il 19,2% (+1,8%), mentre il secondo si attesta al 19% (+0,3%). L’andamento al ribasso per il partito di Silvio Berlusconi si vede anche per quest’altro istituto di ricerche. Infatti, c’è da segnalare un calo dello 0,4%, che lo fa scendere al 13,6%. Lieve flessione anche per Fratelli d’Italia (-0,1%), che si trova al 4,2%. Si prosegue con Liberi e Uguali in caduta libera (-0,9%), che scivola al 2,5%, dopodiché troviamo Più Europa con il 2,2% (-0,3%). A chiudere ci sono gli altri partiti con il 5,1% (-1,8%).