Le recenti elezioni legislative del 4 marzo hanno consegnato al paese un parlamento senza maggioranza espressione di risultati sorprendenti (ma non troppo rispetto ai sondaggi) con l'exploit del Movimento 5 stelle e della Lega e la performance deludente di Partito Democratico e Forza Italia, sottotono anche Liberi e uguali che prende un 3% circa.

Risultati sorprendenti li regala anche e soprattutto l'analisi del voto pubblicata da YouTrend nella quale viene sezionato il voto per fasce d'età e professione. Le analisi sui risultati dei maggiori partiti sono già state abbondantemente trattate, qui invece ci concentreremo sui risultati dei partiti minori, o su alcuni di essi, nelle categorie giovani (18-24) e studenti.

Centristi, radicali, neofascisti, i vincitori tra i giovani

All'interno della coalizione di cdx oltre al già citato exploit della Lega tra i 18-24 (21,1%) e solo leggermente minore tra studenti (19,1%) che lo rende secondo partito in assoluto dopo M5S è assolutamente degno di nota il risultato di Noi con l'Italia – Udc che tra i 18-24 raccoglie il 3,4% e tra gli studenti il 4,3%. Ricordo che NcI – Udc è un partito creato dall'unione di molti partiti di area liberal-popolare e si rifanno espressamente ai valori moderati e cattolici (Fitto, Cesa, Lupi, Tassone, Tosi).

Non desta grande stupore la percentuale di +Europa con Emma Bonino (4,3 tra giovani e 5,3 tra studenti). La campagna elettorale del leader dei radicali puntava su accoglienza, integrazione europea e su temi bandiera dei radicali quali liberalizzazioni e riduzione del debito pubblico.

Restando nell'ambito di csx complessivamente sottotono la performance di LeU che si allinea su un 2,6% tra gli studenti e un 3,3% tra 18-24 (media nazionale 3,4%), complice probabilmente la condivisone dell'elettorato con la lista di Emma Bonino.

A dir poco stupefacenti e meritevoli di riflessione i risultati di CasaPound Italia che tra i 18-24 realizza il 3,8% e tra gli studenti addirittura il 4,7% contro lo 0,9 nazionale.

La campagna elettorale del movimento di estrema destra era incentrata su sovranità nazionale e monetaria, chiusura delle frontiere e uscita dall'Ue. È comunque interessante, al di là di tutte le differenze ideologiche e tutte le possibili e doverose critiche, come un buon numero di giovani e studenti ricerchino all'interno della cabina elettorale sostanzialmente due cose: identità e valori.

Il risulta di CPI è esemplificativo in questo senso, un risultato così alto della dx identitaria mostra come i giovani sentano la necessità di aver un'idea chiara di chi sono (sovranisti, neofascisti, progressisti, popolari ecc…). Tutte le formazioni prese in analisi hanno puntato durante la campagna elettorale sui valori più che sulle contingenze programmatiche (solidarietà, famiglia, uguaglianza, nazione).

Forse la ragione del successo è proprio questa, forse i giovani non sono come spesso si sente dire attratti dalla praticità, anche certo ma danno molto più peso di quanto si pensasse ai valori e credo proprio che col voto del 4 marzo chiedano di rimettere i valori al centro della politica.