Parallelamente alla formazione del nuovo governo, il dibattito interno al Partito Democratico si va arricchendo ogni giorno di nuovi colpi di scena. La corsa alla segretaria è stata lanciata da diversi esponenti, che pure appartenevano già alla squadra di Matteo Renzi. Dopo aver annunciato la sua intenzione di consolidare la poltrona provvisoria di reggente, è stato Maurizio Martina a rompere gli indugi predicando continuità e rinnovamento rispetto al recente passato.
Una candidatura che tuttavia, piuttosto che compattare il partito, ha fatto uscire allo scoperto altri (cosiddetti) ex renziani di ferro. Matteo Richetti è stato tra i primi a mettere in vetrina le proprie ambizioni, arrivando addirittura a fondare una nuova corrente interna al Nazareno (Harambee! ndr). A sorpresa ha lanciato la sua sfida alla segreteria anche Debora Serracchiani e, nel farlo, non ha avuto remore nel togliersi qualche sassolino dalla scarpa per rispedirlo a Renzi. Secondo il presidente uscente del Friuli Venezia Giulia, è arrivato il momento di mettersi in gioco dopo essere stata accantonata dall’ex segretario a causa della sua schiettezza nei confronti.
“In una comunità - ha affermato Serracchiani intervenendo a Radio24 - ci deve essere qualcuno che dica al leader che le cose non vanno bene o che non si fanno in quel modo”. “Non è giusto che quando lo si fa - ha aggiunto - si venga messi da parte”. “Quando ci saranno le primarie - ha concluso - valuterò il da farsi”.