Il nuovo governo è pronto, Salvini e Di Maio hanno ormai già da qualche giorno trovato un accordo sui punti programmatici e sulle figure da inserire nei vari ministeri. Si aspetta nelle prossime ore l'ok del Presidente della Repubblica per dare via al nuovo esecutivo giallo-verde. Nella squadra di governo Lega e 5Stelle si sono divisi le poltrone in proporzione al consenso elettorale.
Governo, i nomi scelti per i dicasteri più importanti
Il premier indicato dai giallo-verdi è Giuseppe Conte, un professore che non ha mai fatto Politica ma viene ritenuto una figura d'unione tra la Lega e i grillini. Se Mattarella accetterà Conte come primo ministro con molta probabilità sia Salvini che Di Maio saranno vice premier, oltre che ministri. Di Maio punta al Ministero del Lavoro e dello Sviluppo Economico, mentre Salvini al Ministero degli Interni. Entrambi hanno motivi specifici per assegnarsi queste poltrone: Di Maio per poter meglio gestire e attuare il reddito di cittadinanza, mentre Salvini per implementare e dirigere la stretta sull'immigrazione.
Giampiero Massolo andrà al Ministero degli Esteri, Laura Castelli al Ministero delle Infrastrutture e la Grillo verso il Ministero della Sanità. Per quanto riguarda gli uomini della Lega, Molteni potrebbe andare a guidare il Ministero dell'Agricoltura, Centinaio il Ministero del Turismo e l'avvocatessa Giulia Bongiorno il Ministero delle Riforme e dei Rapporti con il Parlamento. La Bongiorno, con un passato in Alleanza Nazionale, è tornata in politica grazie a Salvini che l'ha fatta eleggere al Senato. Centinaio invece è uno dei primi tesserati della Lega Nord, mai cambiato partito, molto contento di andare a dirigere il settore del turismo: "Voglio occuparmi di cose che conosco" ha dichiarato in tv, effettivamente è il direttore commerciale di un tour operator.
La grillina NO TAV al Ministero delle Infrastrutture
Tra la ventina di ministeri del prossimo governo e dei suoi futuri numeri uno, ce n'è uno che preoccupa gli imprenditori della TAV: quello del Ministero delle Infrastrutture. Ragazza torinese, di 31 anni e grillina No Tav, Laura Castelli è laureata in Economia Aziendale ed è in pole position per il ruolo di ministro di questo dicastero. In merito a questa opera ha già ribadito tutta la sua contrarietà, oltre a sottolineare come nel contratto di governo ci sia un rafforzamento all'interruzione "di quell'opera inutile".