La recente sentenza del tribunale di Genova che ha confermato il sequestro di 49 milioni dai conti del Carroccio, ha sconvolto tutti i membri del partito e i loro fedelissimi. Il sequestro dell'ingente somma, infatti, rischia di mettere in ginocchio il partito a pochi mesi dal successo elettorale che lo ha portato alla guida del Paese. I suoi leader, a partire dal ministro dell'interno Matteo Salvini, non hanno accettato l'esito del Riesame di Genova e, puntando il dito contro i magistrati, secondo loro politicizzati, parlano di attacco alla democrazia.

Borghezio chiede l'intervento del presidente della Repubblica

Mario Borghezio, membro "storico" della Lega ed europarlamentare dal 2001, non è rimasto indifferente al duro colpo inflitto al suo partito dal Tribunale del Riesame di Genova. Intervistato dalla giornalista Monica Guerzoni per il Corriere della sera, ha dichiarato, unendosi al pensiero degli altri esponenti leghisti, la sua disapprovazione verso chi fa un uso politico della magistratura. L'europarlamentare spera in un rapido intervento del presidente della Repubblica per rivalutare la sentenza che, secondo Borghezio, con una spietata applicazione delle norme, ha violato i diritti fondamentali della Politica.

Il sequestro dei fondi di partito può compromettere o impedire del tutto lo svolgimento della normale attività politica sia nazionale che europea della Lega. Temendo quest'ultima ipotesi, Borghezio ha dichiarato alla giornalista la probabilità di finire a chiedere l'elemosina per continuare l'attività politica, paragonandosi a dei vu cumprà.

Le diverse opinioni della politica sulla condanna alla Lega

Dalle dichiarazioni rilasciate fuoriesce un'opinione più o meno comune sulla vicenda tra i membri della Lega, i loro sostenitori e molti dei loro alleati politici, che vede l'operato della magistratura come un attacco politico che estende una responsabilità penale personale a tutto il partito indiscriminatamente.

Di tutt'altra opinione, invece, i loro avversari politici che chiedono alla Lega di rispettare la sentenza e di restituire allo Stato i 49 milioni di euro. Non si è fatta attendere la reazione dell'ex premier Matteo Renzi che, iniziando con un "Lega ladrona" su Twitter, ha rimproverato Salvini ricordandogli che un ministro deve rispettare la sentenza. Sempre dai social è arrivato il commento di Maria Elena Boschi che, ricordando tutti gli attacchi sul caso Banca Etruria, ha sottolineato la sentenza e il 'furto' di 49 milioni di euro.