Questa mattina, il vice premier Luigi Di Maio ha confermato di aver avuto la notizia dal premier Giuseppe Conte che il tanto atteso decreto su genova ha ottenuto la bollinatura della Ragioneria dello Stato. Trovate dunque le coperture finanziarie che consentiranno al più presto di avviare i lavori per il nuovo ponte che sostituirà il Morandi. Ma le polemiche intorno al futuro progetto non accennano a placarsi.
Proprio ieri era intervenuto sulla questione un genovese doc, il cantautore Gino Paoli. L’indimenticabile autore de Il cielo in una stanza, stavolta ha messo da parte i toni romantici per etichettare come una “stron*ata” l’idea lanciata dal ministro delle Infrastrutture M5S, Danilo Toninelli, di un ponte come “luogo di vita” e non solo di transito, dove siano presenti anche negozi e ristoranti, come il ponte di Galata a Istanbul, in Turchia. Per Paoli, però, solo il fatto di mettersi in competizione con il progetto presentato dall’architetto Renzo Piano, vale l’epiteto di “cretino”.
La proposta di Toninelli: ‘Costruire un ponte multifunzione’
La furia di Gino Paoli - ospite ieri di Un giorno da pecora, la trasmissione di Radio Rai condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari - è il frutto di un post apparso sulla bacheca Facebook di Danilo Toninelli il 24 settembre scorso. Il ministro pentastellato delle Infrastrutture dà dell’ “ignorante” a tutti coloro che, in questi giorni, stanno criticando aspramente la sua proposta di fare del nuovo ponte Morandi una struttura “multilivello e multifunzione”, che avrebbe lo scopo di riqualificare l’intera area, compreso lo spazio solitamente degradato che si trova sotto il ponte. La sua intenzione, assicura, non è sponsorizzare un progetto scientifico in particolare, ma la speranza è quella di costruire un’opera pubblica abbattendo il più possibile il suo “impatto ambientale”.
Insomma, trasformare il ponte da “mero luogo di transito” a “luogo di vita”. I suoi modelli sono il ponte Galata di Istanbul, ma anche il nuovo ponte progettato a Stoccolma, in Svezia. Una nuova visione delle opere pubbliche che, conclude, “solo chi è rimasto fermo a 50 anni fa non capisce”.
La critica di Paoli: ‘Toti e Bucci meglio di Toninelli’
Una frase, quella sui “50 anni fa”, che evidentemente ha toccato le corde molto sensibili della dignità del vecchio cantautore originario proprio di Genova Gino Paoli il quale, come detto, ha espresso un giudizio durissimo su Toninelli dai microfoni di Un giorno da pecora. Prima ha ironizzato sul fatto che non debba essere molto piacevole andare a mangiare al ristorante mentre decine di tir ti svilano davanti a tutta velocità.
Poi, poco oxfordianamente, ha parlato di “stron*ata”, marchiando come “cretino” chiunque (in questo caso il ministro) si metta in competizione con Piano, ritenuto “il più grande architetto del mondo”. A questo punto, però, Paoli tradisce i motivi politici dell’astio verso Toninelli, dicendo di preferirgli di gran lunga il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il governatore della Liguria, Giovanni Toti, entrambi di centrodestra. I due, cocnlude Gino Paoli, sono decisi a fare alla svelta e dovrebbero andare avanti fregandosene delle raccomandazioni che arrivano dal governo.