Matteo Salvini torna ad attaccare pubblicamente Mimmo Lucano, finito ai domiciliari per l’indagine della Procura di Locri che addebita al sindaco di Riace i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e gestione fraudolenta del servizio comunale di raccolta rifiuti. Ancora una volta, il ministro dell’Interno ha scelto i social per lanciare sassolini di un certo peso politico: nel mirino del vicepremier c’è di nuovo il primo cittadino calabrese diventato simbolo di un “modello” di accoglienza dei migranti alternativo a quello di campi profughi e grandi strutture “militarizzate”.

Con un post al vetriolo su Facebook, il leader della Lega e numero 2 del governo Conte si è domandato polemicamente perché nessuno “richiami al rispetto delle regole” né difenda il pubblico ministero che indaga sull’esponente del PD arrestato due settimane fa.

Salvini attacca Lucano, polemica sugli arresti domiciliari del sindaco di Riace

“Invita giornalisti a casa sua come se nulla fosse”, mentre “Magistratura Democratica e sinistra attaccano il pm e l’inchiesta”, prosegue il segretario nazionale del Carroccio, non senza puntualizzare poi che “le verifiche partirono col PD”. Secondo Salvini, “nemmeno la corrente di sinistra dei magistrati” starebbe difendendo il Procuratore D’Alessio che da giorni viene accusato di agire per conto del Ministero a guida leghista da personaggi pubblici e manifestanti pronti a esprimere solidarietà al sindaco con lo slogan “Riace non si arresta”.

La nota del vicepremier si chiude con un avvertimento ai detrattori chiamati in causa per l’occasione: “Si mettano l’animo in pace, l’immigrazione di massa non sarà più un affare e la pacchia è finita”.

Riace, Salvini contro Lucano: ma non ci sarà "deportazione di massa" dei migranti

Qualche ora prima, dopo un week end infuocato per le polemiche sull’ipotesi di trasferimento coatto dei migranti accolti nel piccolo paese della Calabria, era arrivato il chiarimento del Viminale che escludeva qualsiasi volontà di procedere allo spostamento forzato degli extracomunitari ai quali sarà invece concessa la possibilità di muoversi dal Comune “su base volontaria”, beneficiando cioè di “altri progetti SPRAR nelle vicinanze”.

Proprio ieri Domenico Lucano, dal canto suo, aveva concesso altre interviste alla stampa rivendicando tutte le scelte fatte in passato e diventate oggetto delle attenzioni della giustizia: “Abbiamo creato il villaggio globale, una cosa straordinaria”, sostiene con orgoglio l’amministratore calabrese di area dem, contento di aver evitato di “chiudere gli immigrati nei ghetti” offrendo un modello di accoglienza “apprezzato da tutti quelli che sono venuti”.