Maturità 2019, niente shorts e infradito durante le prove scritte e orali, ma il giro di vite previsto dal Ministero dell’Istruzione riguarderà anche gli studenti sorpresi con il cellulare in mano (o in tasca), da espellere in base alle direttive di Marco Bussetti. Intervenendo alla trasmissione di Radio 1 “Un giorno da pecora”, il massimo responsabile delle politiche scolastiche ha assicurato il più totale rigore rispetto alle più comuni infrazioni compiute dai maturandi “furbetti” in sede di esame ai danni dei compagni diligenti e rispettosi delle regole, annunciando controlli a tappeto sui dispositivi mobili presenti in aula.
Il problema dell’eventuale consultazione in tempo reale di siti web contenenti preziose fonti da cui copiare gli elaborati, stando a quanto promesso dal ministro, verrà risolto alla radice isolando le classi con un apposito “black out” del segnale di rete, mentre il resto del lavoro sarà svolto dai commissari che sequestreranno ogni apparecchio abusivamente introdotto dal trasgressore con obbligo di sanzionarne subito la cattiva condotta nella forma estrema dell’allontanamento dal luogo dell'esame.
Niente shorts e infradito agli esami di Stato
Grande attenzione, poi, al “dress code” per i giorni della Maturità 2019: tolleranza zero per l’abbigliamento troppo estivo e casual, con particolare severità nei confronti di capi non del tutto (o per nulla) consoni all’ambiente di studio, come pantaloncini corti e calzature aperte “da spiaggia”, nel mirino delle autorità scolastiche per precisa volontà proprio di Bussetti.
Il consiglio del titolare del dicastero dell’Istruzione è di usare vestiti “comodi” e allo stesso tempo “decorosi”, magari indossando (nel caso degli studenti maschi) “una camicia di cotone” per risultare eleganti non senza tener conto del prevedibile caldo estivo nelle ore del mattino dedicate agli esami di Stato.
Maturità 2019, i divieti e i consigli del ministro Bussetti
Nel corso dell’intervento in diretta al programma radiofonico condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, il ministro ha infine rivendicato con orgoglio la scelta delle buste da estrarre al momento delle prove orali, precisando che si tratterà soltanto di spunti per orientare al meglio le domande dei commissari, ai quali sarà lasciata la più ampia libertà di gestione del tema uscito fuori “a sorte”.
Le tracce, “tutte pronte” e arricchite di un'altra unità inserita all'ultimo momento, a detta dell’intervistato, con l’augurio che gli studenti siano piacevolmente sorpresi del loro contenuto, saranno in totale 12 e tra esse se ne sceglieranno come previsto 7.