Lega - Forza Italia: la luna di miele se non è finita, potrebbe essere vicina a una conclusione. Le dichiarazioni arrivate nelle ultime ore da Berlusconi e Salvini aprono dei dubbi relativamente al fatto che, in un futuro, la partnership tra il partito del Cavaliere e il Carroccio possa proseguire. E non è che l'ennesima pagina di uno scontro che non è mai stato frontale e duro, ma che si annida da tempo nei meandri del dibattito politico.

Da tempo gli esponenti di Forza Italia accusano la Lega di un eccessivo servilismo nei confronti del Movimento Cinque Stelle e di aver tradito il programma del centrodestra, cosa che ovviamente non è andata giù ai militanti del movimento leghista.

Tutto nasce da alcune parole di Berlusconi sul rischio dittatura

"Siamo all'anticamera di una dittatura". Sono le parole di Silvio Berlusconi nel corso del congresso nazionale dei giovani di Forza Italia. Parole che nascono da quello che è il momento politico italiano e che rappresentano l'anticipazione di rivolte che suonano come una "tirata d'orecchie" alla Lega e anche come l'apertura di una prospettiva di un nuovo cammino insieme.Berlusconi sostiene che l'esecutivo in carica è destinato a cadere molto prima della naturale scadenza del proprio mandato, anche perché toccherà agli alleati capire che non si può tradire così il programma del centrodestra che era composto sia dal partito forzista che da quello leghista.Le soluzioni, a quel punto, sarebbero due secondo Berlusconi: o un mandato da dare alla coalizione di centrodestra o andare a nuove elezioni in cui gli italiani potranno ravvedersi da un Governo che, secondo il Cavaliere, viene ritenuto pericoloso anche dal Pd.

Salvini replica in maniera decisa

I toni tra Lega e Forza Italia non sono ancora "urlati". Ma le frecciate, seppur silenziose, arrivano e la difesa di Matteo Salvini al programma del Governo sembra andare proprio in questa direzione, allontanandosi di gran lunga dalle idee di Berlusconi, con tanto di accuse velate che fanno "rumore". "Certe sciocchezze - ha detto il ministro dell'Interno - le lascerei ai burocrati di Bruxelles e ai frustrati di sinistra". "Mi dispiace - ha evidenziato il leader della Lega - che Berlusconi usi le parole che sono soliti usare Renzi, Boldrini e Juncker". Salvini ha inoltre evidenziato che chi parla di rischio dittatura non ha ben capito il fatto che l'Italia, in questo momento, sta bene.