"Prima gli italiani" è il motto con cui Matteo Salvini è riuscito a far breccia nel largo consenso degli italiani. Una strategia che, al momento, è anche premiata dai sondaggi che lo vedono in constante crescita, anche a discapito degli alleati del Movimento Cinque Stelle che sembrano aver assorbito la pratica leghista rispetto all'idea di avere frontiere più chiuse e un'immigrazione regolamentata in maniera decisamente più rigida. E non a caso non sono mancate le tensioni all'interno del movimento grillino relativamente alla gestione di alcuni casi come quello della nave Diciotti, ma gli ultimi provvedimenti raccontano come la direzione intrapresa è ormai chiara.

C’è una delibera del Governo, infatti, passata quasi sotto traccia che racconta come l’8x1000 riservato ai rifugiati e alla fame nel mondo è stato dimezzato in favore delle spese relative alle calamità naturali.

Nei giorni scorsi erano già stati tagliati i 35 euro

Nei giorni scorsi il vicepremier Matteo Salvini aveva presentato con grande orgoglio il nuovo sistema di sostegno economico ai migranti. Gonfiava il petto all'idea che "la mangiatoia" era finita e l'accoglienza, da ora in avanti, sarebbe stata una pratica messa in atto solo da volontari veri e non da società speculatrici o peggio dalla criminalità organizzata. La spesa "pro capite" per ciascun migrante è stata così ridotta dai famigerati trentacinque euro ai diciannove disposti dalle scelte del Governo Conte.

Un sistema che, a detta del Ministro dell'Interno, non mette comunque a repentaglio i servizi minimi di assistenza, sanitaria e non.

Nuovo provvedimento dopo le emergenze dei giorni scorsi

Sempre Matteo Salvini, nei giorni scorsi, aveva rivelato che il Governo, rovistando in metaforici "cassetti e cassettini", si sarebbe attivato per reperire 250 milioni di euro da distribuire da nord a sud a tutte le popolazioni interessate da alluvioni e danni del maltempo.

Una parte di essi arriveranno dalla nuova assegnazione del Consiglio dei Ministri delle risorse annuali dell’otto per mille dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (l’Irpef). Per l’anno 2017, infatti, la quota destinata alle calamità naturali sarà sensibilmente incrementata grazie alla scelta, su richiesta del presidente Conte, di tagliare del 50% quelle relative alla fame nel mondo e all’assistenza ai rifugiati. Una scelta che, come detto, sembra andare nella direzione tracciata da Salvini: "Prima gli italiani".