Dal palco della convention Pd di Salsomaggiore (Parma), Matteo Renzi parte nuovamente all’attacco di Rocco Casalino e Beppe Grillo, colpevoli secondo lui di avere offeso con le loro parole definite “squallide” tutte le persone affette da autismo e sindrome di down. La polemica, in realtà, si trascina avanti già da qualche giorno, da quando Grillo, dal palco della festa M5S di Roma, aveva paragonato i suoi avversari politici alle persone autistiche. Alcuni giorni dopo era toccato al portavoce del premier Giuseppe Conte finire nell’occhio del ciclone mediatico a causa della pubblicazione di un video, risalente a una decina di anni fa in cui Casalino si diceva irritato dai down.

Il video era riferito ad uno spettacolo teatrale, ma tanto è bastato per indurre non solo Renzi, ma anche un altro esponente del Pd, Davide Faraone, a chiedere la testa di Casalino in nome, rispettivamente, della nipote e della figlia, la prima affetta da sindrome di down e la seconda da autismo. L’accusa rivolta da Casalino a Renzi di strumentalizzare la nipote solo per fini politici ha portato l’ex premier alla sfuriata di Salsomaggiore.

Matteo Renzi: ‘Barbarie del pensiero grillo-leghista’

Dirigenti e attivisti del Pd si sono dati appuntamento a Salsomaggiore durante lo scorso fine settimana allo scopo di serrare le fila in vista del congresso e delle successive elezioni europee. Mattatore della kermesse è stato, come spesso gli accade, Matteo Renzi.

Una volta salito sul palco, l’ex segretario Dem ha sferrato subito il suo attacco contro il governo formato da M5S e Lega parlando di “barbarie del pensiero grillo-leghista”. Ma, in particolar modo, Renzi se l’è presa con i pentastellati, soprattutto con il fondatore Beppe Grillo e con il portavoce del premier Rocco Casalino.

I due, come detto, sono accomunati dalle presunte offese pronunciate contro le persone autistiche e down

‘Per quattro anni e mezzo chiederò le vostre dimissioni’

È un Renzi scatenato e quasi fuori di sé quello che dal palco della convention Pd di Salsomaggiore si rivolge a Rocco Casalino per additarlo come una “persona squallida”.

L’ex rottamatore se l’è presa a morte perché, poche ore prima, Casalino gli aveva detto di vergognarsi per aver strumentalizzato la nipote, affetta da sindrome di down, fotografata appositamente insieme a lui per attaccare il M5S. “Superpagato con uno stipendio da parte dei cittadini italiani, io mi vergogno di te”, lo attacca Renzi a testa bassa, ricordando poi anche la reazione avuta dal compagno di partito, Davide Faraone, dopo le presunte offese pronunciate da Beppe Grillo contro gli autistici. I due membri del Movimento, a suo modo di vedere, dovrebbero vergognarsi e dimettersi dai rispettivi ruoli. “Su questo io mi faccio incatenare in Parlamento - conclude poi il suo affondo - per 4 anni e mezzo chiederò le vostre dimissioni, squallidi”.